‘Senso di responsabilità nei confronti di una Sicilia cha ha bisogno di essere protetta e difesa, di una Sicilia che rischia di scivolare verso livelli da terzo mondo”. E’ solo questo senso di responsabilità a tenerlo nella coalizione e a non fargli fare ciò che l’indignazione vorrebbe: sbattere la porta.
Non scioglie la riserva su ciò che farà dopo essere stato escluso dal Listino di Musumeci ma dice chiaramente quello che pensa Gaetano Armao il vice presidente della Regione designato da Nello Musumeci in caso di vittoria dello schieramento. Vice presidente con delega all’economia che è l’elemento cardine dell’azione di un governo regionale.
Dopo le voci insistenti su un suo possibile disimpegno Armao ha convocato la stampa per chiarire la sua posizione. Lo ha fatto senza infingimenti e mezzi termini. ‘I patti sono stati violati’ è la sostanza di ciò che ha detto ‘e gli elettori presi in giro’.
A dare il via a questo scontro all’interno del centrodestra è stata la scelta di non candidare Gaetano Armao nel listino del Presidente così come da accordi presi al momento del patto fra Siciliani Indignati e coalizione di centrodestra. Una scelta che lo stesso Armao non ha accettato. Sul da farsi si confronterà con  il suo movimento, i Siciliani Indignati, ma lascia intendere che pur nella sua indignazione non lascerà la corsa per senso di responsabilità nei cofnronti della Sicilia e desi siciliani.
“L’opportunismo direbbe di usare gli strumenti della tattica visto che si è nella coalizione vincente, l’indignazione direbbe, invece, di sbattere la porta. Ma quella che ci governa è la responsabilità nei confronti dei siciliani e della Sicilia”.
A far indignare ancor di più gli indignati non è stata solo l’assenza del loro leader dal listino del Presidente ma anche dalle altre liste “ho girato la Sicilia in lungo e in largo per portare le nostre idee e raccoglierne di altre per fare il programma. Oggi scopro di essere candidato solo a Palermo e non in tre province. Per fare una candidatura del genere è naturale che parto con due mesi di ritardo visto che s’era parlato d’altro”.
Teme un flop? gli chiedono in conferenza stampa in modo provocatorio “Non si tratta di temere un flop, ma di essere chiari. Se questa era la strada saremmo partiti con altro tipo di campagna elettorale. Ed è evidente che non abbiamo i mezzi che hanno altri utilizzando anche strumenti che sarebbero propri dell’amministrazione e non della campagna elettorale. Come comprenderebbe anche un bambino, tranne qualche politico in nota malafede, c’è adesso un tempo strettissimo per preparare una candidatura competitiva su Palermo. Nelle prossime ore concorderò con il Presidente Berlusconi e con il coordinatore Miccichè la scelta da fare”
Ma ad Armao risponde subito proprio Miccichè “Ringrazio il professor Gaetano Armao per il suo senso di responsabilità – dice – il mio augurio è che la coalizione di centrodestra, Musumeci in testa, possa lavorare compatta e unita in questo ultimo mese di campagna elettorale, senza che cattivi consiglieri provochino ulteriori deragliamenti”.
Ciò, però, che ad Armao non è andato proprio giù resta. E non si tratta solo dell’esclusione dal listino e del ‘trappolone’ sulle liste che lo mette di fronte ad una candidatura dell’ultimo minuto completamente diversa dagli accordi. Quel che lo disturba è la scelta delle persone che in quel listino stanno “Il listino del Presidente – dice – è stato composto con bilancini di tipo partitico e riporta i nomi di alcuni politici che non solo sono stati candidati ed eletti in precedenza in coalizioni di centro sinistra  ma, come nel caso dell’on Turano, che hanno sostenuto e votato fino all’altro ieri i provvedimenti del governo Crocetta e ora disinvoltamente cambiano posizione come se nulla fosse”.
“Siamo stati i primi a lanciare il tandem che giornalisticamente avete definito ticket, abbiamo introdotto un sistema che non c’è nello Statuto siciliano presentando agli elettori non solo il Presidente ma anche il suo Vice. Un metodo che poi hanno raccolto anche gli altri. Un metodo che è tale da assumere impegni nei confronti degli elettori. Impegni che adesso vengono traditi se è vero come è vero che il listino è il primo fronte di impegno del Presidente nei confronti degli elettori. Quell’impegno oggi è stato tradito da Musumeci po almeno questo è ciò che traspare nei confronti degli elettori anche se lui, quando venne nel mio studio, mi disse che di listino non si sarebbe occupato personalmente. Ognuno fa le proprie scelte”.
“Tra le forze politiche regna la confusione ed il pressapochismo – attacca Armao – non ci di deve sorprendere se piùd il 50% dei siciliani disertano le urne indignati da quella che sembra un’opera dei pupi. Le premesse non sono soddisfacenti e occorre un nuovo slancio della coalizione a partire dalla tempestiva presentazione del programma”.
In attesa di una decisione che, però, sembra abbastanza scontata, dunque Armao conclude con una battuta dura “Quel che è certo è che continuerò a denunziare ogni forma di illegalità e di incompetenza che sono presenti nelle altre coalizioni ma anche in alcune frange della nostra e a tal proposito chiedo che venga puntualmente rispettato il codice di autoregolamentazione dei partiti”.

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