Riceviamo e pubblichiamo allo scopo di dar vita ad un dibattito costruttivo una riflessione della Presidente dell’associazione Siciliae Mundi Loredana Novelli sul Gay Pride di sabato a Palermo.

“Ogni uomo ha diritto di vivere la propria sessualità, ossia il proprio essere. Non siamo giudici in grado di imputare ad un essere umano come vivere la propria sessualità, sotto tutte le sfumature cui essa si presenta. I diritti, i doveri, il rispetto, l’amore con la “A” maiuscola sentimento per eccellenza in ogni suo genere; chi di noi sarebbe capace di morire per amore? Persone omosessuali si sono annientate per il loro sentimento che non poteva essere e, ancora oggi in alcuni casi, non può essere vissuto alla luce del sole. Eppure tanti omosessuali sanno amare veramente, al contrario di noi etero che spesso non sappiamo dare il vero valore ad amore e sessualità. Vivono in silenzio il loro disagio causato da questa società ancora un po’ bigotta e, spesso, circondati da tanta gente restano soli in mezzo al mondo vergognandosi della loro identità”.

“Il diritto volto all’espressione della propria sessualità non è l’eccesso visto durante il Gay Pride: un carnevale di Rio riveduto e corretto dalla volgarità comprendente slogan fuori ogni stile. Così facendo si è solo ridicolizzato chi della propria identità ne fa silenzio e ne ha rispetto. Non sono omofoba, razzista, radical chic, vivo la realtà e apprezzo l’amore che qualsiasi coppia di qualsiasi genere professa in silenzio o a gran voce. Vivo la realtà umana che, a volte, risulta essere davvero triste. Spiegate a chi ha picchiato due ragazzini, qualche settimana fa, che essere gay non è vergogna, tantomeno tenersi per mano. Spiegate che i diritti non si reclamano permettendo agli altri di renderci ridicoli. Spiegate che i diritti e i doveri sono ben distanti dalla parata dell’eccesso manifestatosi nei giorni scorsi. Se non doveste essere in grado di spiegare tutto ciò, invito chi di dovere ad organizzare un etero Pride durante il quale ognuno di noi possa reclamare i propri diritti alla sessualità allo stesso modo dei Gay Pride vissuto a Palermo”.

“Non condanno l’omosessualità, non condanno uomini e donne che amano persone dello stesso sesso, condanno l’eccesso; un tipo di eccesso che valica il limite della sessualità riducendosi semplicemente a fenomeni da baraccone”.

Loredana Novelli

(Credits foto copertina Tury Di Piazza)

LEGGI QUI LA RISPOSTA DEGLI ORGANIZZATORI DEL PRIDE