E chi non se lo ricorda Giuseppe Zanghi in arte “Acquaraggia”, il bibitaro degli slogan pazzi di Mondello che a partire dagli anni Settanta sfrecciava col suo frigorifero in spalla dal Charleston all’Albaria facendo divertire tutti i bagnanti? Ai tempi portava i capelli lunghissimi e sue erano le battute: “C’è malura, un c’aviti siti? Se vuoi risparmiare beviti l’acqua del mare…”.

Giuseppe Mondello Malura, così ancora oggi ama farsi chiamare, racconta: “Avevo sei anni quando mio padre mi fece fare i primi giri per la spiaggia il sabato e la domenica, ero piccolo e non trovavo mai la strada del ritorno, spaventato mi mettevo a piangere, ma c’era sempre una signora gentile che mi riaccompagnava da lui e gli chiedeva perché mi lasciasse libero, mio padre che aveva dieci figli rispondeva ‘Signora, la fame è orba’”.

Eh già perché questo ragazzo che tra un po’ compirà cinquant’anni in effetti voleva studiare: “Io a scuola ci volevo andare – racconta con un pizzico di malinconia – e volevo anche un lavoro normale, ma a quei tempi era impossibile, c’erano troppe bocche da sfamare e così ho continuato a vendere bibite, ma sono fiero perché mio padre ci ha insegnato bene l’educazione e mi ha regalato la cosa più importante della vita, la dignità e l’onestà”.

Molti sono stati infatti i furtarelli sventati da Giuseppe e dai suoi amici bibitari, potremmo definirli gli angeli custodi della spiaggia di Mondello, perché se ci sono loro a taliarti (guardarti) le cose non ti sparisce niente.

Giuseppe Mondello Malura festeggerà presto i suoi quarant’anni di bibitaro con una grande torta e le sue storiche bibite che offrirà a tutti i bagnanti che gli hanno sempre voluto bene, quelli che ancora oggi sorridono ascoltando le sue ‘abbanniate’.

Ne ricorderete tante altre, se avete vissuto in quegli anni la spiaggia di Mondello e se continuate ad andarci. “Birra e sai cosa bevi, e non beve nessuno” Qualcuno ha chiamato? No, mi sono sbagliato, vado via perché nessuno mi chiama”. Ed ancora “Malura, una birra ogni menz’ura e una canna ogni quartu r’ura…”.

“Un altro regalo che la vita mi ha dato – aggiunge l’angelo custode della spiaggia di Mondello – è una figlia stupenda che oggi ha quattordici anni, la mia umiltà che tantissime persone apprezzano e il rispetto reciproco nei confronti di tantissima gente”.