Corsa a sindaco e regionali eterno dilemma che agita il centrodestra in Sicilia.

Iniziata la guerra fratricida

La guerra fratricida è iniziata ma la partita per tentare di evitarla è ancora aperta. Nonostante la frattura che divide in due il centrodestra ricominciano i tentativi di confronto per evitare quantomeno che la spaccatura, partita da Palermo, che riguarda anche e soprattutto la Regione e complicata a Messina possa approdare a Roma e frammentare la coalizione anche a livello nazionale.

Il tentativo di Salvini

Così Matteo Salvini torna a dirsi disponibile per un vertice in qualsiasi giorno dopo aver detto no alla prima richiesta di convocazione. una apertura che, però, non sembra avere messo in campo i presupposti per un reale tentativo di ricomposizione.

Tre candidati di coalizione in campo a Palermo

Allo stato dell’arte a Palermo in campo i candidati del centrodestra restano tre. Da un lato c’è Francesco Cascio in ticket con Alberto Samonà vice sindaco. Con loro Forza Italia, Prima l’Italia Lega, NcI di Saverio Romano, gli autonomisti di Raffaele Lombardo e Coraggio Italia. Su quest’ultima formazione, però, c’è il giallo Toti. Se il presidente Brugnaro si schiera con Cascio per il tramite delle dichiarazioni dei suoi emissari siciliani, il governatore Ligure, invece, dice, in prima persona, di stare con Musumeci alla Regione e con Lagalla a Palermo.

Considerato che Gianfranco Miccichè continua a dire che “Musumeci è divisivo” sembra che anche Coraggio Italia sia divisa in due.

Le strane alleanze

Dall’altra parte della barricata ma nella stessa coalizione c’è Roberto Lagalla, civico ma dell’Udc, sul quale si crea l’alleanza anomala di Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima, Italia Viva di Faraone e Renzi, i dissidenti di Forza Italia. La Dc Nuova di Cuffaro prima ha sospeso la decisione poi ha riunito la segreteria regionale ed ha ufficializzato l’appoggio a Lagalla.
La decisione è stata assunta, oggi, dopo una riunione presso la segreteria regionale del partito alla presenza del
commissario Totò Cuffaro, dei dirigenti della DC Nuova, dei candidati al consiglio comunale e delle circoscrizioni.
“La politica vive un tempo difficile e confuso. Certamente Palermo oggi presenta il volto che gli amministratori recenti hanno voluto plasmare, ma una città vale non solo per ciò che i cittadini fanno o subiscono, vale anche e soprattutto per i principi che li guidano e che intendono mantenere e realizzare”. Lo dichiara il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro.

Cuffaro: “Non vi sono problemi irrisolti o irrisolvibili”

“Dunque l’Amministrazione che verrà, avrà bisogno di impostare la sua politica comunale sulla realizzazione delle scelte. La verità è che non vi sono problemi irrisolti o irrisolvibili, il fatto è che spesso proprio l’amministrazione comunale non li ha mai affrontati e discussi. E’ da evidenziare – continua Cuffaro – che un conto è la primazia che si vuole dare alla ricerca dei contenuti, un altro conto è “con chi” si vogliono realizzare i programmi”.

Riscoprire la virtù della classe dirigente

“E allora è importante sapere “dove andare” e “con chi andare”, anche se sarebbe necessario finirla di chiedere “con chi sei”, ma chiedere “chi sei”. Anche nella amministrazione comunale di Palermo va riscoperta e rivitalizzata la virtù di una classe dirigente che un tempo non lontano era fiera dei valori che coltivava: la preparazione culturale, l’amore per la libertà e l’umanesimo e quella dirigenza in larga parte era democristiana. Noi siamo la Democrazia Cristiana Nuova – ha affermato -. Ecco perché per le prossime competizioni Amministrative a Palermo è necessario e utile e giusto che i Democristiani riprendano in mano una loro bandiera, perché non intendono liberarsi della loro onorata eredità, in cambio di altre bandiere più comode da esporre in bella vista”.

Un confronto onesto e chiaro

“Essi devono cercare aderenti e non clienti e con questi costruire una alleanza che deve avere confini e identità parallele. Lo scopo di tale alleanza è quello di rinverdire la governabilità del proprio Comune e la cui finalità rientra nel sentire come nel perseguire il bene della gente. Operare con la discontinuità del passato recente, attraverso il consenso non fondato solo sul potere, ma sul confronto onesto e chiaro e puntando non sulla difesa del nuovo attraverso il cambiamento, ma alla ricerca del nuovo attraverso la gestione del cambiamento, poiché ogni
rinnovamento non può che maturare nel cuore degli uomini”.

Un rinnovato impegno

“I dirigenti della DC Nuova, l’intera lista dei candidati per il consiglio comunale e moltissimi dei candidati delle circoscrizioni oggi riunitisi presso la segreteria regionale della DC hanno deciso di proporre ai cittadini dì Palermo questo rinnovato impegno. Insieme al professore Roberto Lagalla, sicuri di poter condividere con lui storia, cultura valori e motivi ideali della DC”.

Il ringraziamento di Lagalla

Roberto Lagalla incassa il sostegno e dichiara: “L’odierna adesione della Nuova Dc al progetto per Palermo, portato avanti con la mia candidatura a sindaco della Città, rafforza il quadro politico a sostegno della candidatura stessa. Di ciò ringrazio l’assemblea della Nuova Dc che, con metodo partecipativo ed espressione largamente maggioritaria, ha ritenuto di confluire sul mio nome”.

Il candidato che resta in campo

Sullo sfondo di questa sfida resta in campo Totò Lentini candidato sindaco degli autonomisti che non si ritira dopo che il suo partito ha scelto Cascio.

L’appello all’unità dell’ex candidato leghista

“Io, come altri candidati, ho fatto un gesto di responsabilità facendo un passo indietro dopo una campagna elettorale avviata, un programma definito e delle liste a me collegate già pronte” dice, adesso, Francesco Scoma, deputato della Lega e componente dell’Ufficio di presidenza della Camera. “La Lega – Prima l’Italia ha fatto un passo indietro per il bene della coalizione, pur avendo apertamente puntato sulla mia candidatura a sindaco con le parole del nostro leader, Matteo Salvini”.

“Non ho rinunciato alla corsa per per vedere vincere Miceli e lasciare la città abbandonata al suo declino per altri cinque anni. Ora è chiaro che tutti possono fare un passo indietro e compiere ogni sforzo per cercare una sintesi che possa unire tutto il centrodestra. Spero che prevalga il buon senso, quello che solo in pochi hanno saputo dimostrare in queste settimane in cui la politica si è allontanata altri anni luce dai problemi della città e dei suoi cittadini”.

L’appello dell’ex candidata di FdI

Analogo, per certi versi, l’appello di Carolina Varchi “Mi dispiace che il nostro ‘beau geste’ non sia servito ad abbassare i toni e che il centrodestra si sia trasformato in un ring per questioni non strettamente collegate alle amministrative. Roberto Lagalla sa bene di poter contare sul mio pieno sostegno istituzionale e personale, nonché dell’intera classe dirigente di FdI. Come è noto, in questi giorni siamo impegnati al MiCo di Milano per la Conferenza programmatica fortemente voluta da Giorgia Meloni ma da lunedì tutte le nostre energie saranno nuovamente dedicate alla nostra Palermo e incontrerò con una delegazione di FdI il candidato a sindaco Roberto Lagalla per condividere i prossimi passi e i punti salienti del programma che avevamo messo in campo per Palermo. Le donne e gli uomini di Fratelli d’Italia incontreranno categorie, associazioni, comitati di quartiere, famiglie, imprenditori e cittadini per ascoltare e condividere il programma. Ringrazio tutti coloro che hanno espresso stima e apprezzamento per la nostra responsabilità. Il nostro impegno è solo all’inizio e sono sicura che FdI sarà la lista più votata a Palermo il prossimo 12 giugno. Adesso però serve abbassare i toni e parlare di programmi, confido che il centrodestra possa tornare unito”.

La spaccatura anche a Messina

E a Messina non va meglio. Lì si spacca in due anche la Lega che con Germanà va insieme a Sicilia Vera di Cateno de Luca, ma con Catalfamo appoggia il candidato di coalizione Maurizio Croce. Proprio Croce indica i suoi accessori: sono Antonio Barbera, avvocato e presidente del circolo del tennis e della vela, Matilde Siracusano la deputata, Francesco Rella ex consigliere, Santi Trovato, presidente dell’ordine degli ingegneri e Giuseppe Grazia.

A sinistra

A sinistra intanto, per la Regione a Messina sbarca Claudio Fava mentre per il comune è in piena campagna elettorale il candidato unitario Franco De Domenico. A Palermo sbarca Enrico Letta a sostegno del candidato unico Franco Miceli mentre tre “saggi” lavorano per il candidato alla Regione.

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