Per gli investigatori esiste un sistema che ha consentito ad un’organizzazione di piazzare personale della security in importanti locali a Palermo e nella provincia e in manifestazioni nei comuni.

Per questo veniva utilizzata la società Lion Security srl come ufficio di collocamento grazie alla quale veniva impiegato personale della sicurezza come volontari anche con la fedina penale non immacolata. Per sottoscrivere i contratti l’organizzazione minacciava e intimidiva i proprietari facendo anche scattare risse e disordini dentro i locali che cessavano quanto venivano inseriti i buttafuori.

Guai a non piegarsi: “Scoppia la guerra mondiale, la terza guerra mondiale. Là sopra volano tutti dalle finestre. Capito?”, diceva Andrea Catalano, arrestato nel corso dell’operazione dei carabinieri Octopus, riferendosi all’organizzazione del Capodanno del 2016 a Città del mare, a Terrasini.

E in alcuni casi venivano tirati in ballo gli affetti per diventare più persuasivi: “Allora ti dico una cosa…tu hai due figli vero? Sono la tua vita vero è? I tuoi figli sono la tua vita. Il signore ci deve guardare i tuoi figli e i miei figli”, diceva ancora Catalano. Tra intercettazioni ambientali e telefoniche i militari l’imposizione del personale è scattata ai gestori del Kioskito di Casteldaccia, del Reloj di via Pasquale Calvi, di Villa La Panoramica di via Ruffo di Calabria in occasione di un Capodanno e il Kalhesa di via Messina Marine.

Quest’ultimo unico titolare a denunciare alcuni episodi di vandalismo e aggressioni nei confronti degli addetti alla sicurezza. Gli uomini che si presentavano ai gestori dei locali della movida utilizzavano un linguaggio chiaro.

“A me non interessa niente…tu mi devi mettere a Vincenzo! Chi ti resta fuori, ti resta fuori”, diceva Andrea Catalano all’allora responsabile della sicurezza della Lion Security srl. “La guerra – diceva Cosimo Calì all’organizzatore del Capodanno 2017 a Villa La Panoramica – perché Gianni si deve fare il suo, non li può fare questi prezzi”. E parlando con Bruno aggiungeva: “Io non sono Andrea Catalano che faccio minacce, io dall’anno nuovo ti faccio la guerra”. E al suo concorrente diceva: “Vedi che tu il lavoro non te lo vai a prendere, forse non hai capito niente. Né tu né nessuno perché Capodanno non se lo fa nessuno, perché io non mi metto di lato, per me ci possiamo fare la guerra”.

Per l’organizzazione di un Capodanno a Città del Mare, Catalano e Davì si sono presentati dallo zio di un rappresentante della Ksm Service per imporre l’assunzione di persone a loro vicine. Di fronte alla possibilità di un rifiuto hanno chiarito cosa li attendeva: “Tuo nipote così ti ammazza con le tue mani, tuo nipote non si deve immischiare perché va pure sotto a te”. Durante un evento i buttafuori avevano fatto entrare gente intascando direttamente i soldi. Gli organizzatori, al momento di pagare i servizi resi, avrebbero deciso di togliere mille euro. Appena una settimana dopo una ventina di persone si sono presentate in una discoteca a Villagrazia di Carini aggredendo l’organizzatore.

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