E’ scontro tra palermitani da un lato e amministrazione comunale di Palermo sulla decisione di far entrare alcune famiglie rom in bene confiscato in fondo Costa.

Oggi lo scontro con tutta la rabbia è andato in scena in via Felice Emma. Qui l’assessore Giuseppe Mattina è arrivato attorno alle 16 con alcuni consiglieri comunali del Pd e consiglieri di circoscrizione per affrontare i residenti e cercare loro di spiegare i motivi della scelta di portare lì alcune delle 13 famiglie Rom che dovranno lasciare il campo della Favorita per ordine della magistratura.

Nel frattempo nella notte sei famiglie senza casa hanno occupato la villa confiscata ai mafiosi.

“Le famiglie palermitani che hanno occupato dovranno essere sgomberate in tempi rapidi – ha detto l’assessore comunale alle attività sociali Giuseppe Mattina – E’ un problema di legalità. Poi noi siamo entrati in possesso della villetta di via Felice Emma da due giorni e la riteniamo idonea per accogliere le famiglie rom”.

Una posizione contestata dai residenti. “Le case le devono dare prima agli italiani – urla una donna – Non accetteremo mai qui i rom. I miei figli devono potere giocare serenamente come hanno fatto e invece con loro qui io sono terrorizzata”.

I residenti in questa protesta sono sostenuti da esponenti di Forza Nuova e Diventerà Bellissima. Anche loro hanno preso parte al dibattito davanti ad una saracinesca incalzando l’assessore.

“Questo di via Felice Emma non sarà il solo posto dove saranno portate le famiglie che vivono nel campo rom. Abbiamo altre case dove porteremo uomini, donne e bambini. Il piano – aggiunge l’assessore – sarà rispettato senza slittamenti”.

 

Tempi record e nessuna comunicazione preventiva ai residenti circa l’assegnazione ad alcune famiglie Rom di un contesto residenziale confiscato, sono questi i modi con cui il sindaco Orlando e la sua giunta pensano di imporre le proprie scelte scellerate ai cittadini.” Questo il duro attacco di Diventerà Bellissima espresso dal coordinatore dei giovani Domenico Bonanno e dal dirigente provinciale Eduardo De Filippis.

“Avevamo criticato aspramente l’indirizzo dell’amministrazione. Non è ammissibile che per favorire lo sgombero del campo nomadi, il comune riesca a trovare e ad assegnare in pochissimi giorni delle abitazioni ai Rom nonostante centinaia di famiglie palermitane si trovino in attesa di un alloggio popolare e molte di queste siano costrette a vivere in auto o in alloggi di fortuna. Le regole e le graduatorie devono valere per tutti. Prima chi ha diritto, a prescindere dall’etnia, deve essere questo il mantra di un’amministrazione seria. Occorre anche uno studio di fattibilità ed un confronto con i residenti, cosa che non è avvenuta – proseguono -.  Le proteste di queste ore dei residenti di via Felice Emma e dintorni, sono l’emblema del fallimento del Sindaco Orlando e di un’amministrazione sorda ai bisogni e alle richieste dei cittadini. La colpa è di chi nel corso di questi anni non ha saputo affrontare il problema programmando soluzioni e medio termine. Adesso che interviene la magistratura il sindaco si trova costretto ad agire in condizioni di emergenza” proseguono i due esponenti del movimento guidato dal governatore Nello Musumeci.

“Possiamo comprendere le ragioni di chi in queste ore ha occupato abusivamente gli immobili destinati ai Rom, ma non possiamo condividere nè giustificare atti del genere, che ricordiamo rappresentano un reato, ma agire con forza, senza preavviso e senza un confronto, come fatto dall’amministrazione in questo caso, non fa altro che alimentare la rabbia della gente. Piuttosto che minacciare denunce, il Sindaco dovrebbe accettare il confronto ed ascoltare le richieste dei residenti. L’assessore Mattina, presente questo pomeriggio in Via Felice Emma, ha palesato la grandissima confusione e l’arroganza con cui pensa di agire questa amministrazione. Manifestiamo ai residenti la nostra vicinanza e la nostra solidarietà” concludono i due esponenti di Diventerà Bellissima “All’amministrazione chiediamo un confronto tra le parti affinché la decisione possa essere sospesa, si possano individuare soluzioni alternative valide e possano essere ristabiliti criteri di correttezza e regolarità nell’assegnazione degli alloggi comunali a tutti i cittadini bisognosi”.