Non si placa la protesta di una parte dei movimenti di base siciliani contro la scelta di Musumeci di affidare l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana alla Lega Nord. Per martedì 2 giugno è prevista una manifestazione alle 18, in Piazza del Parlamento, davanti l’Ars.

Un gruppo di siciliani incontratisi e riunitosi sui social  chiederà al Presidente della Regione di ritirare la delega a Samonà e che si dimetta. In piazza verranno raccolte le firme per chiedere ai componenti dei gruppi parlamentari di presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Musumeci. Il gruppo Facebook che ha lanciato la manifestazione, chiamato “No Beni culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti!” conta ormai quasi 50 mila iscritti.

Musumeci ha detto di noi che siamo una sparuta minoranza. Ma solo il gruppo Facebook conta un numero di iscritti pari ai voti che la Lega Nord ha preso alle ultime elezioni regionali. Questo partito, che è contro la Sicilia per antonomasia, non ci rappresenta. E non ci sentiamo rappresentati neppure da Musumeci che l’ha accolto a braccia aperte nel governo e ha pure insultato i siciliani”. Il riferimento è alle recenti dichiarazioni del presidente che ha definito i siciliani che dissentono “gente con problemi familiari”, affermando che le persone perbene, al contrario, stanno a casa e non parlano. Lo accusano, inoltre, di non essere all’altezza del ruolo che ricopre per lo scandalo corruzione che ha coinvolto dirigenti scelti dal precedente Governo e confermati da lui.

Il 2 giugno arriveranno da tutte le province siciliane e, fanno sapere gli organizzatori, saranno rispettate tutte le misure di sicurezza previste dall’emergenza Coronavirus. In piazza i manifestanti porteranno pentole e stoviglie per far rumore e attirare l’attenzione dei politici. Ci saranno anche i simboli della Sicilia: coppole e bandiere siciliane. Hanno risposto all’appello anche artisti siciliani e tamburinari che musicheranno la protesta e studenti delle scuole superiori che, proprio ieri, hanno annunciato la loro presenza in piazza realizzando un flashmob.