L’operazione Bingo Family dei carabinieri del Ros che ha portato all’arresto di  Cosimo Vernengo, il fratello Giorgio e Paola Durante, ex gestore del bar, parte dalla denunce del deputato regionale Giuseppe Gennuso del Grande Sud Pid Cantiere Popolare e il figlio Riccardo che si presentarono ai carabinieri del comando provinciale di Palermo e raccontarono di problemi nella gestione della sala bingo Magic Star che si trova alla Guadagna nel capoluogo siciliano.

I due raccontarono avevano rilevato l’azienda nel luglio del 2015 ed erano vessati da due fratelli. Era il primo dicembre del 2015.

La vigilia di Natale sempre ai carabinieri si presentava  al comando provinciale Leonardo Burgio, contitolare della sala bingo ed attuale sindaco del comune di Serradifalco (Cl). Il sindaco dichiarava di essere stato contattato da due giornalisti della trasmissione “Le Iene” che, nel corso di un generico colloquio sulla lotta alla mafia, gli avevano chiesto se nella sua precedente attività avesse aderito a richieste estorsive.

Il sindaco disse di no, ma i giornalisti ribadirono che Gennuso aveva raccontato di essere stata vittima di richieste estorsiva da parte dei Vernengo.

La richiesta di messa a posto era di 50 mila euro. Il consigliere regionale raccontava anche di incontri finalizzati a raggiungere un compromesso tra il soggetto indicato come Giorgio ed il figlio Riccardo che, esasperato dalla vicenda, decideva di allontanarsi da Palermo, affidando la gestione della sala a Sergio Boccaccio.

COSIMO: quella ragazza che mi avevi detto che la prendevi a settembre.
RICCARDO: eh!
COSIMO: siamo a settembre…
RICCARDO: se non è capace a lavorare. io non la posso mettere.
COSIMO: glielo insegni… glielo insegni…
RICCARDO: io la devo provare…
COSIMO: la provi… la provi… glielo insegni…
RICCARDO: ma io a quella me la sono tenuta… che devo fare di più di questo!? Dimmelo tu che io non lo so!
COSIMO: a quella ragazza là… quell’altra che se n’è andata la devi prendere…
questo ti ho chiesto io. È LA NIPOTE DI UN AMICO NOSTRO. TE LA DEVI
PRENDERE! Sennò. sennò. sennò non mi facevi prendere un impegno del genere.
RICCARDO: ma scusa io. me la mandi tu. io me la devo prendere. COSIMO: ma quella non c’entra niente… TI SEI ANDATO A PRENDERE… QUELLA… QUELLA… CHE TI HO MANDATO IO!… se non ti prendevi quella che ti mandavo io… il discorso era finito là e basta! Ma quella è… È LA NIPOTE DI UN
AMICO NOSTRO!
RICCARDO: quella me l’hai mandata tu!
COSIMO: quella te l’ho mandata io… ed è mia cugina! .. omissis…
COSIMO: mi devi fare una cortesia a me personale. se la vuoi fare. TE LA
DEVI PRENDERE… SENTI A ME!
RICCARDO: non la posso fare lavorare tutti i giorni.
COSIMO: eh?
RICCARDO: tutti i giorni non la posso fare lavorare.
COSIMO: che significa tutti i giorni non la posso fare lavorare?…
RICCARDO: tutti i giorni. non la poss. IO ME LA PRENDO. tutti i giorni
all’inizio. non la posso fare lavorare. non è che posso perdere soldi per fare la
cortesia… LA CORTESIA LA FACCIAMO! NON CE NE SONO PROBLEMI… ma
tutti i giorni non la posso fare lavorare…
COSIMO: MA TU LO SAI. NELLA VITA. CI SONO LE ECCEZIONI! . QUESTA E’ UN’ECCEZIONE! Cioè. capiscimi a me. minchia. TI DEVO
SPIEGARE TUTTE COSE?!
RICCARDO: va bene!
…omissis…

COSIMO: è di qua…E’ DELLA GUADAGNA… è… è la… E LA NIPOTE DI UN AMICO MIO! CHE CI TENGO!
RICCARDO: VA BENE!
COSIMO: cioè… non ci posso andare a dire no.. a settembre …poi… RICCARDO: ma dove cazzo la dobbiamo andare a mettere a questa qua… io non lo so!… la proviamo ogni mattina fino a quando impara… così la facciamo venire ogni mattina… fino a quando impara…
…omissis…
COSIMO: e perché te la sei presa?
Riccardo: perché me la sono dovuta prendere…
UOMO: per forza!
COSIMO: . incompr.
UOMO:perché sennò impugnava la difensiva e se ne andava per vie legali… e faceva azioni legali… e tutte queste cose…
COSIMO: AH… MI SEMBRA VA PER UN’ALTRA COSA!
UOMO: noooo.
COSIMO: già stavo pensando… chi è che…
Riccardo: GIA’ CI BASTI TU!
COSIMO: no. perché già ci basto io! (ride) …omissis…