Quindici schede messe a disposizione di Palazzo d’Orleans “affinché governo e parti sociali costruiscano assieme un Cantiere Sicilia nel segno dell’innovazione strategica, della transizione ecologica, digitale ed energetica. Della coesione, della crescita e del dialogo sociale”.

Le proposte della Cisl

Sono le proposte che la Cisl lancia al governo Schifani a pochi giorni dalle dichiarazioni programmatiche all’Ars con le quali si è ormai formalmente e pienamente avviata la XVIII legislatura. Le quindici schede, dall’occupazione alla pubblica amministrazione, dalle infrastrutture all’ambiente al welfare al caro energia, saranno illustrate per voce del segretario generale regionale Sebastiano Cappuccio, domani mercoledì 7 a partire dalle 10 nell’hotel La Torre di via Piano di Gallo 11, a Mondello-Palermo.

E’ qui che il sindacato riunirà i 168 componenti del suo consiglio regionale, che arriveranno a Palermo da tutte le province dell’Isola. A rappresentare la segreteria confederale nazionale Angelo Colombini, che concluderà i lavori che saranno aperti da Cappuccio.

Schifani, le famiglie e i fondi europei

“Stiamo utilizzando dei fondi europei che erano destinati ad altro ma che rischiavamo di perdere per assenza di progetti. Mi sono reso conto che la Sicilia perde moltissimi fondi europei per mancanza di progettualità. Non ci sono i progetti, stiamo studiando un intervento che determini lo stanziamento di un certo importo attraverso cui potere utilizzare anche forze esterne”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Renato Schifani parlando a Catania alla Festa del Tricolore.

“Abbiamo già stanziato in giunta regionale un pacchetto di 360 milioni, 250 dei quali sono per il caro bollette delle imprese, 70 per il caro bollette del mondo dell’agricoltura e 50 milioni per tutti coloro i quali attuano progetti di risparmio energetico. Annuncio che a breve la prossima giunta delibererà lo stanziamento di altri 200 milioni per le famiglie. Noi contiamo di riuscire a dare ad ogni famiglia che non superi un centro reddito almeno 1.000 euro e poi di stanziare 300 milioni per sgravi contributivi e fiscali ai nuovi assunti”.

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