Il carro funebre con la salma del boss Totò Riina, morto venerdì, è sbarcato al porto di Palermo poco prima delle sette del mattino dalla nave traghetto proveniente da Napoli. Partito ieri da Parma è seguito dall’auto dei familiari, ha attraversato mezza Italia poi, in serata, la decisione di cambiare i piani e di imbarcare sul tragetto da Napoli per Palermo facendo saltare tutte le previsioni.

La tumulazione doveva avvenire in piena notte ma il cambio di programma nei trasporti di fatto l’ha spostata a questa mattina.

Intorno alle 8 e un quarto la salma del boss Totò Riina, è arrivata al Cimitero di Corleone. Il carro funebre, partito ieri da Parma, è seguito dall’auto dei familiari del capomafia ed è stato fatto entrare dall’ingresso laterale per evitare i fotografi e i giornalisti. in un cimitero già transennato per l’occasione è chiuso al pubblico. Ma con questo cambio di percorso di fatto il carro è dovuto passare per il Paese quando la gente era già sveglia. Una cosa che le forze dell’ordine avrebbero voluto evitare.

Vietati dal questore i funerali pubblici, anche la Chiesa si rifiuta di effettuare un funerale per uno scomunicato, si tiene solo una breve cerimonia privata in un cimitero blindato. Il feretro con la salma del boss Totò Riina, appena giunto al cimitero di Corleone, è stato portato su un carrello verso la piccola cappella non distante dalla tomba di famiglia in cui verrà tumulato. Fra Giuseppe Gentile, parroco della chiesa di Maria Santissima delle Grazie di Corleone si occupa della benedizione della salma. Ad accompagnare il feretro alcuni parenti, la moglie del boss, Ninetta Bagarella, vestita a lutto, e tre dei quattro figli: Lucia, Concetta e Salvuccio ovvero Salvo jr. Giovanni, il primogenito, è detenuto.

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