Il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Generale di Brigata Giuseppe Governale, ha visitato il Centro Operativo di Palermo.

Per il Generale, palermitano di nascita e fino al mese scorso Comandante del Ros, si tratta di un ritorno, avendo comandato la Legione Carabinieri Sicilia.

Con il personale dell’articolazione il neo Direttore della Dia ha fatto il punto di situazione circa le attività operative in corso nel territorio della provincia di Palermo e, più in generale, in Sicilia Occidentale, soffermandosi sulla necessità di accrescere gli sforzi per pervenire a più efficaci risultati nelle indagini preventive, quelle patrimoniali, per depauperare l’accumulazione di capitali illeciti da parte di Cosa Nostra.

In tale ottica, il generale Governale ha incontrato il Prefetto di Palermo Antonella De Miro e i Vertici della Magistratura e delle Forze di Polizia .
Il Direttore della D.I.A. ha infine reso omaggio ai caduti nella lotta alla mafia, recandosi al Giardino della Memoria di Ciaculli, soffermandosi in particolare sulla targa che ricorda l’eroico sacrificio dell’imprenditore Libero Grassi.

“Il Giardino della Memoria – ha detto il direttore della Dia, che era accompagnato dal capocentro Dia di Palermo, colonnello Antonio Amoroso – è un luogo unico. Quando comandavo la Legione carabinieri della Sicilia abbiamo piantato un albero dedicato al maresciallo Jevolella. Ricordo ancora quel giorno, è scolpito nella memoria. Ho sempre considerato questo Giardino di Ciaculli un vero e proprio avamposto di lotta alle illegalità.

Qui i cronisti e magistrati hanno realizzato una piattaforma di legalità che si distingue dalle altre come contenuti e messaggio e bene si fa quando le scolaresche raggiungono questo sito per ascoltare le storie, le biografie dei singoli caduti come l’imprenditore Libero Grassi>.

Nel corso della visita il generale Governale si è soffermato per dei momenti di riflessione davanti agli alberi che ricordano, il dirigente della Squadra mobile, Boris Giuliano ucciso nel 1979, le vittime della strage di Capaci del 1992,  il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, le vittime della strage di Ciaculli e l’imprenditore Libero Grassi. Ai lati degli alberi dedicati alle vittime c’erano agenti della polizia di Stato, militari dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza.