“Attendo da qualche ora che sugli organi di stampa venga pubblicata una smentita di quanto riportato da un quotidiano nazionale circa un “inno” alle SS da parte dell’Assessore Alberto Samonà. Non ho letto né una smentita né una presa di distanze per quello scritto risalente a pochi anni fa, né una parola di scuse alle vittime dello sterminio nazista, di cui i “monaci dell’onore” furono molto più che protagonisti. Questa presa di distanze non è venuta dal diretto interessato; mi aspetto che venga dalla Lega ai suoi massimi livelli che devono chiarire se quelle parole e i disvalori culturali che promuovono, ancor più gravi perché espressi da un rappresentante istituzionale della Regione, possano passare sotto silenzio”.

A parlare è il deputato regionale della Lega all’Ars Marianna Caronia che rincara la dose verso l’intero partito “Mi aspetto che la Lega chiarisca, ai suoi massimi livelli, se l’autore di tali abominevoli espressioni ed apprezzamenti possa rimanere al suo posto o se piuttosto non vada velocemente e caldamente invitato a dimettersi.
Credo che solo il pronto allontanamento di chi offende la storia e le vittime del nazismo possa valere da dimostrazione della distanza della Lega da queste ideologie”.

La vicenda scoppia dopo un articolo pubblicato questa mattina su Il Fatto Quotidiano che ha ripreso alcune righe di una poesia dal sapore nazista scritta proprio dal neoassessore leghista ai Beni Culturali e all’Identità siciliana Alberto Samonà. Era ancora trentenne quando scrisse i versi, stampati a pagina 33 del volume “Le colonne dell’eterno presente’’, pubblicato dalla casa editrice Ila Palma nel 2001.

“Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra. Nel sacrificio dell’ultima Thule. Monaci dell’onore’’. Questi alcuni versi.

Secondo l’autore dell’articolo, attraverso la poesia, l’assessore Samonà, “inneggiava a 30 anni agli orrori del nazismo”.  “Di Samonà – si legge su Il Fatto Quotidiano – si conosceva la passione esoterica, esercitata in un contesto massonico, sia scrivendo numerosi articoli sul Notiziario Massonico, sia da iscritto al Grande Oriente d’Italia, come ha ammesso recentemente anche se adesso, ha detto, “non lo sono più’’. E se ideali massonici e neonazismo hanno nutrito gli anni giovanili del neoassessore le sue origini familiari tradiscono una lunga frequentazione con i salotti buoni della cultura e dell’imprenditoria italiana”.

Ma in realtà in seguito a quanto scritto dal giornale diretta da Marco Travaglio, è arrivata anche la reazione di Samonà che ha scritto un lungo post su Facebook. “Premesso che il nazismo è stato un orrore della storia – scrive l’assessore leghista – e va condannato senza appello, è fin troppo facile inventare “scoop” quando non vi è alcuno “scoop””. Per Samonà si tratta solo di un libro di poesie pubblicato vent’anni fa, “nel quale avevo inserito – continua – a mo’ di elenco, una carrellata di esempi che in varie epoche storiche avevano rappresentato espressioni diverse di riferimenti storici legati a tematiche esoteriche o metafisiche”.

Secondo Samonà, che è anche giornalista, nell’articolo de Il Fatto si darebbe l’impressione di “simpatie politiche del sottoscritto che non esistono”. Samonà a tal proposito ricorda come in passato sia stato tra i promotori di una  conferenza all’Accademia di Brera a Milano per lanciare una petizione proprio per scongiurare la demolizione del Memoriale, il suo spostamento dal campo di Auschwitz e la cancellazione della memoria oppure come qualche anno dopo, nel 2015 abbia moderato la grande giornata di studio sulla presenza storica degli Ebrei in Sicilia, promossa dall’associazione “Elisabeth de Rothschild”.

Ma il post Facebook non è bastato alla collega deputata Marianna Caronia che adesso chiede conto e ragione anche al partito

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