Arriva in sella alla sua Triumph, con i capelli più arruffati del solito dal vento e in ritardo, da bravo siciliano. “Il tempo di un succo di frutta al bar e sono tutto vostro”.

E’ Lello Analfino arrivato questa mattina al Teatro Politeama di Palermo per le prove del concerto che si terrà venerdì 21 luglio alle 21 al Teatro di Verdura che vedrà in scena i Tinturia curiosamente affiancati dell’Orchestra Giovanile Siciliana, formazione nata da appena un anno che sarà diretta da Alberto Maniaci. Lo spettacolo è stato simpaticamente presentato nei giorni scorsi da un video postato nella pagina ufficiale della band intitolato “Trovate l’intruso”. Chi è l’intruso?

“Quando abbiamo iniziato le prove mi hanno chiamato ‘maestro’ – racconta Analfino -, ma ho rifiutato l’appellativo perché, nonostante abbia lavorato tantissimo su di me e su quello che scrivo, riconosco che lo meriti chi ha speso la propria vita sullo studio della musica. Mi sento effettivamente un po’ ‘intruso’, perché penso che il tipo di musica pop, che è quella dei Tinturia, inizi proprio dove finisce il ‘rigore’ della musica classica. Due mondi che s’incontreranno e per noi, sicuramente, avere quest’opportunità costituisce un’ulteriore crescita. Ma lo è anche per i ragazzi dell’orchestra che non hanno mai suonato finora a fianco di una band, cosa non semplice. Sono convinto che quest’esperienza non rimarrà fine a sé stessa, ma che sarà la prima di una lunga serie”.

In scaletta i celebri pezzi ‘Cocciu d’amuri’, ‘Donna riccia’, ‘Luna’, ‘Jovanotto’, ‘Occhi a pampina’, ‘92100’, ‘Abballu Senza Sballu’, ‘U pisci spada’, ‘Libera la mente’, ‘Nicuzza’ e i più recenti successi contenuti nell’ultimo album ‘Precario’ per un totale sedici brani, nuovamente arrangiati, di cui tre eseguiti con voce e orchestra e che ripercorreranno la storia della band, che lo scorso anno ha festeggiato i venti anni della fondazione.

“Facciamo musica dal 1996 senza essere in classifica e senza essere supportati – spiega orgoglioso il cantante siciliano –: posso affermare a gran voce che siamo indipendenti in uno scenario, quello musicale e discografico, che è un vero e proprio campo di battaglia. Ebbene i ragazzini che ci ascoltavano ai nostri inizi ora sono genitori e i loro figli ascoltano i Tinturia, questo perché siamo un gruppo trasversale rivolto a tutti: facciamo musica per tutti. E’ il motivo per cui sul palco parlo sempre alle persone, rivolgendomi a loro direttamente. Ed è quello che farò anche questa volta perché la nostra è una musica che parla della gente, ma parla anche alla gente”.