Un sogno che prende forma, un percorso avviato, un traguardo all’orizzonte. E un pezzo rap che parla di Palermo, della rabbia delle borgate, del bisogno di riscatto sociale, dei giovani di questa città perennemente sospesa tra la terra e il cielo.

A Sanremo il giovane cantautore siciliano Spika, nato e cresciuto nel capoluogo, a Ciaculli, e oggi residente ad Altavilla Milicia, porterà un inedito che pesca nella sua città le ragioni del malessere ma anche quelle della speranza. Spika, nome d’arte del diciannovenne Francesco Quartararo, ha trovato nel rap la sua cifra artistica sin dall’adolescenza.

Oggi, maturato dall’esperienza al fianco dell’asso romano dell’hip-hop Noyz Narcos, Spika lancia l’assalto al palco dell’Ariston. Un cammino che passa dalla semifinale di Area Sanremo, in programma questa settimana, da giovedì 25 a domenica 28 ottobre. Spika sarà da giovedì al Palafiori della città ligure per l’attività formativa e per le selezioni.

Passato prima dalle verifiche di idoneità organizzate sul territorio da Anteros e poi dalla finale regionale di Sant’Agata Militello, a inizio del mese, il rapper palermitano arriva a Sanremo con l’inedito che gli dovrà permettere di spiccare il volo per la finale.

Un brano sul quale, nel rispetto della tradizione, vige il massimo riserbo. Francesco combatte per entrare nel lotto dei 24 finalisti che parteciperanno, il 20 e il 21 dicembre, alle due serate-show di Sanremo Giovani.

In ciascuna delle due – trasmesse da Raiuno in prime time – verrà selezionato un artista da fare partecipare al prossimo Festival della Canzone italiana, diretto da Claudio Baglioni. Entrambi a febbraio in gara con i big.