“Se lo scorso marzo abbiamo perso non è perché hanno sbagliato i cittadini, abbiamo sbagliato noi”. Fa autocritica il segretario del Pd Maurizio Martina che stamane, a Palermo, ha visitato il quartiere periferico Zen 2 e il Punto Luce, struttura di Save the Children per il contrasto alla povertà educativa. “Si viene per imparare – ha aggiunto Martina, che ieri aveva visitato Tor Bella Monaca, periferia romana – e per capire come dare risposte ai bisogni. Il tema non è la ricerca del consenso elettorale, ma il rapporto con la gente. Bisogna ricostruire il rapporto con la dimensione popolare del bisogno”.

“Le domande della famiglia Borsellino sono anche le nostre per chiedere verità e giustizia”. L’ha detto a Palermo il segretario del Pd commentando le dichiarazioni di Fiammetta Borsellino sul depistaggio nelle indagini sulla strage di via D’Amelio di cui oggi ricorre il 26/o anniversario. “Dobbiamo fermarci e ragionare: lo Stato deve dare risposte inevase per troppo tempo. La ricerca della verità è un impegno civico”, ha osservato Martina, che nel pomeriggio si recherà in via D’Amelio.

Illustra a Maurizio Martina l’attività che il “Punto Luce” di Save The Children svolge allo Zen 2 – periferia nord di Palermo – per il contrasto alla povertà educativa, e davanti al giardino del centro, inaugurato un anno e mezzo fa e dove qualche pianta d’ulivo prova a farsi spazio tra i casermoni di uno dei quartieri più degradati d’Italia, la minuta Mariangela Di Ganci, volontaria a capo della struttura, dice al segretario del Pd: “Se la politica fosse stata connessa con la società, il Piano casa non sarebbe mai stato approvato”. E ancora: “La questione non è cacciare via gli occupanti abusivi delle abitazioni popolari, ma dare la casa a chi non ce l’ha”.

Martina, che come lui stesso dice è “qui per imparare”, ascolta con interesse. E prende nota dei piccoli miracoli fatti
dal gruppo di Marianna, che guida anche il “Laboratorio Zen Insieme”. Qui, spiega la volontaria, “abbiamo messo su un
campetto di calcio che viene utilizzato solo per il suo scopo. Non abbiamo realizzato alcuna recinzione”.

Alla domanda fatta dai cronisti a Martina, se il ritorno nelle periferie significa che il Pd in passato è stato assente,
il segretario risponde che “bisogna ripartire dai bisogni della gente. Questo non significa che finora non abbiamo fatto cose buone”.

Infine, parlando di Salvini, il segretario del Pd ha spiegato che il discorso sulla “sicurezza sta mettendo da parte quello
sull’umanità. Contesto in radice l’impostazione di Salvini, le sue sono provocazioni inaccettabili”.