Centinaia di persone hanno portato a Palermo la solidarietà alla Cgil, colpita ieri al cuore con l’attacco alla sua sede nazionale, partecipando al presidio che si è svolto sotto la sede della Camera del Lavoro, in via Meli, 5. Tantissime le associazioni, i rappresentanti dei partiti, i militanti sindacali, i singoli cittadini che hanno voluto manifestare vicinanza al sindacato, in difesa dei valori della democrazia e della libertà.

I presenti

C’erano il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, venuto a portare la sua testimonianza e che ha rimarcato “l’importanza e il ruolo del sindacato come presidio democratico” e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, intervenuto al dibattito che si è svolto in strada per “difendere la democrazia” e chiedere “lo scioglimento delle organizzazioni fasciste del nostro Paese”.

Solidarietà e partecipazione

E poi: Legacoop, Centro studi Pio La Torre, centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato, una delegazione dell’Anpi guidata da Angelo Ficarra, Arci, Acli, Laboratorio Zen Insieme, gli studenti universitari dell’Udu, il segretario cittadino del Pd Filoramo, l’assessore Giusto Catania, i deputati del Pd Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, Antonello Ferrante, presidenza regionale Pd, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana con la segreteria, Mariella Maggio di Articolo 1, Sergio Lima dei #CentoPassi, Daniela Dioguardi dell’Udi, Potere al popolo, Roberto D’Agostino, presidente del comitato provinciale Inps, tanti altri “che si riconoscono nei valori democratici, civili, progressisti della democrazia e della nostra Costituzione e che sono rimasti sconvolti dall’atto vile consumato ieri ai danni della sede della Cgil nazionale”.

“La casa delle lavoratrici e dei lavoratori è la casa della Democrazia. Difendere la Cgil significa difendere la nostra Democrazia, la Costituzione e la Repubblica – ha dichiarato il segretario generale Mario Ridulfo, a Roma per l’assemblea generale della Cgil convocata da Landini – Dalla nostra parte, come ha detto Landini abbiamo la ragione, la forza e il coraggio. Ringrazio quanti hanno partecipato al presidio di stamattina a Palermo, il sindaco, le associazioni, Cisl, Uil, e il Prefetto che ha voluto testimoniare con la loro presenza la vicinanza delle istituzioni democratiche e Repubblicane”.

I cigiellini urlano al fascismo

“Se la Cgil ha resistito al fascismo originale e a tutti i fascismi figuriamoci se non sarà in grado di ribattere alle fotocopie opache dei giorni nostri – ha detto il segretario Cgil Palermo Calogero Guzzetta – Oggi tutte le Camere del Lavoro sono aperte, la Cgil si è mobilitata e in pochissime ore si è decisa di tenere aperte le 118 sedi Cgil d’Italia, un segno forte. Vi ringraziamo di essere qui. Questo attacco non è stato solo contro la Cgil è stato fatto a tutte le lavoratrici e lavoratori. Le sedi sono dei simboli, le sedi non possono essere mai violate. Nessuna giustificazione alla violenza consumata ieri ai danni della nostra sede. E stato come se fossero entrati nelle nostre case. Quanto è accaduto è un problema che non riguarda solo la Cgil ma la democrazia del nostro Paese”.

“Si sentono forti, sono andati a faccia scoperta e con i bastoni per fare male, per essere violenti. E si sentono forti perché c’è un disegno politico europeo, mondiale, sono quelli che pensano di creare muri – ha detto il segretario d’organizzazione Francesco Piastra, concludendo il presidio – C’è un tentativo eversivo in corso in Italia e la risposta di oggi è l’unità di tutto il fronte democratico e progressista.

Non ci fermeremo qui, il lavoro che facciamo ogni giorno andrà avanti attraverso le nostri sedi, presidi di democrazia, dove ogni giorno ascoltiamo i lavoratori, i precari e i disoccupati, che vengono a raccontarci le difficoltà nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. Anche la gestione del decreto sul green pass non è facile, come ci spiegano i nostri delegati sindacali. Ma il sindacato ha anche questa funzione, stare nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro per convincere la gente a vaccinarsi e trovare soluzioni per non fare perdere il salario ai lavoratori. Il Parlamento deve adesso votare una mozione per lo scioglimento dei partiti e delle associazioni che si richiamano espressamente al fascismo. Non possiamo più tollerare ambiguità di sorta. La risposta unitaria dei sindacati sarà intanto la manifestazione del 16 ottobre a Roma”.

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