“Alla luce di quanto sta emergendo, l’amministrazione comunale tutelerà il Comune di Carini nelle sedi competenti qualora si confermi il processo contro l’Amap e i soggetti responsabili coinvolti, ai quali è contestato il reato ambientale per avere provocato l’inquinamento in un’area protetta e cioè quella del golfo di Castellammare. Siamo consapevoli che l’Impianto di Contrada Ciachea non è nelle perfette condizioni per funzionare correttamente, ed è per questo che abbiamo chiesto al commissario delle acque reflue, Giugni, l’ottimizzazione del sistema depurativo e il pennello per l’allontanamento dalla costa delle acque depurate”.

E quanto dichiara il sindaco di Carini Giovì Monteleone in merito all’ordinanza di commissariamento firmata dal gip nei confronti dell’Amap Spa per il servizio di ambiente e depurazione riguarda anche l’impianto di Carini insieme agli impianti di Acqua dei Corsari a Palermo e dei comuni di Balestrate e Trappeto.

“L’Amap è subentrata nella gestione del Depuratore di Carini nel 2019 e quando abbiamo rilevato situazioni di pericolo ambientale siamo subito intervenuti – continua Monteleone – Nel corso degli ultimi anni l’amministrazione comunale di Carini ha ufficialmente richiesto controlli sullo stato del Depuratore di contrada Ciachea all’Amap e attivato indagini interne condotte dal comando dei vigili urbani diretto dal Comandante Marco Venuti.

È successo nel 2020 quando abbiamo rilevato sversamento di idrocarburi nell’adiacente torrente Ciachea ed insieme al sindaco di Capaci Pietro Puccio ci siamo attivati per il contenimento dello svernamento degli idrocarburi nel torrente e con le pompe di drenaggio nello specchio di mare alla foce del torrente e un’altra volta quando ci siamo accorti dell’insolita chiazza marrone che ha inquinato, per fortuna per poco, lo spazio di mare adiacente il depuratore”.

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