Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sul così detto Sistema Montante che ha portato l’ex vice presidente nazionale di Confindustria agli arresti domiciliari lunedì scorso con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Un invito a comparire come persona sottoposta ad indagini è giunto oggi anche al successore di Montante nella carica di presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro. Lo ha confermato lui stesso annunciando che si presenterà ai magistrati per chiarire la sua posizione e ricostruire la verità storica.

L’indagine su Catanzaro porta a 30 le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta ‘Double face’ della procura di Caltanissetta. Sempre oggi si è appreso di n avviso di garanzia, per concorso in corruzione, notificato al vice questore aggiunto Vincenzo Savastano, in servizio all’ufficio della polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino mentre risultano indagate anche Carmela Giardina e Rosetta Cangelosi, collaboratrici di Montante accusate di favoreggiamento per aver contribuito alla distruzione di alcune prove che sarebbero state occultate da Montante

Intanto Montante si difende negando che siano stati distrutti  documenti o prove. Secondo gli inquirenti lunedì Montante avrebbe tardato ad aprire alla polizia che doveva notificargli gli arresti domiciliari per liberarsi da 30 pen drive con informazioni compromettenti.

Ascoltato dal Gip per 7 ore Montante ha detto di aver tardato ad aprire temendo una rapina o qualcosa di peggio. Durante il suo interrogatorio Montante ha respinto le accuse che gli vengono rivolte di avere costruito dossier contro i suoi avversari, creando una rete di spionaggio e corruttela. I magistrati stanno valutando in questo momento la posizione di altre persone che avrebbero avuto un ruolo nella rete di spionaggio che sarebbe stata al servizio di Montante mentre è stato acquisito altro materiale che dovrà essere analizzato dagli inquirenti. Fra le posizioni al vaglio anche quella dell’ex governatore Rosario Crocetta che potrebbe essere indagato per finanziamento illecito della campagna elettorale.

Con lui sarebbero indagati anche gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e l’ex vice presidente Mariella Lo Bello nonché l’ex presidente dell’Irsap (l’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Mariagrazia Brandara.

Nel frattempo Montante dovrà pagare le spese legali sostenute dal giornalista Marco Benanti per difendersi dall’accusa di diffamazione che gli era stata mossa proprio da Montante. Benanti è fra i giornalisti che sarebbero stati spiati proprio dalla rete dello stesso Montante

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