Incidente sul lavoro oggi, a Palermo. Un ponteggio, sul quale stava lavorando un operaio di 50 anni, è crollato e il muratore è caduto dal quarto piano, rimanendo incastrato tra le lamiere.

L’impalcatura era stata montata in un palazzo di via Pirandello 21, dove si stavano facendo lavori di ristrutturazione. Nel luogo dell’incidente anche i vigili del fuoco. L’operaio, recuperato in stato cosciente, è stato trasportato all’ospedale di Villa Sofia.

Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno portato il ferito in ospedale Villa Sofia. La strada è rimasta bloccata con inevitabili file di auto nei pressi di via Pirandello. Le indagini sono condotte dalla polizia.

L’operaio è stato portato in ospedale in codice rosso le sue condizioni sono ritenute serie dai sanitari.

La prognosi è riservata per Giuseppe Cardella, l’operaio di 50 anni caduto da un’impalcatura in via Pirandello durante lavori di ristrutturazione. Nella caduta l’operaio si è provocato diverse fratture anche di alcune vertebre. I medici stanno verificando se non ci siano lesioni interne. La condizione generale è molto seria. L’operaio è ricoverato al Trauma Center di Villa Sofia. Le indagini sono condotte dalla polizia e dall’Asp.

I sindacati sul piede di guerra

“E’ inaccettabile che ogni settimana si debba fare la conta di lavoratori feriti nei luoghi di lavoro, è ora di considerare la sicurezza sul lavoro una emergenza nazionale che riguarda molto da vicino il nostro territorio, ma che tocca tutto il Paese”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Francesco Danese segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani, commentano l’ennesimo incidente sul lavoro accaduto oggi a Palermo e durante il quale un muro con un ponteggio montato in un palazzo di via Pirandello dove sono in corso lavori di ristrutturazione, è crollato facendo volare giù un operaio. A Palermo, secondo dati Inail, sono già stati 9 in questi mesi, da gennaio a luglio, gli incidenti mortali, mentre gli infortuni sono stati 3.111, e il capoluogo resta la provincia con il maggior numero di casi. “Dietro ogni incidente sul lavoro ci sono responsabilità e omissioni e ci auguriamo che anche questa volta venga fatta chiarezza. Servono controlli, sanzioni, perché solo così in ogni cantiere, in ogni luogo di lavoro verranno rispettate tutte le regole per la tutela della salute dei lavoratori. Siamo stanchi del bollettino di guerra nelle nostre provincie di Palermo e Trapani si intervenga in modo decisivo investendo di più sulla sicurezza, sul funzionamento degli organi ispettivi e soprattutto sulla prevenzione” concludono La Piana e Danese.

“Servono indagini siano rigorose”

“Siamo costretti ad aggiornare la tristissima lista di incidenti sul lavoro. Per fortuna, almeno questa volta, non mortale. Ma l’operaio di 50 anni è in codice rosso”. Per questo Uil e Feneal Uil di Palermo, guidate da Claudio Barone e Pasquale De Vardo, sollecitano “indagini rigorose per ricostruire l’incidente e risalire ed eventuali responsabilità. Ancora una volta sono i cantieri edili a confermarsi i luoghi a maggiore rischio per i lavoratori e che quindi necessitano la massima attenzione per il rispetto dei protocolli di sicurezza. E’ intollerabile – continuano Barone e De Vardo – che dal governo Musumeci non arrivino risposte in merito all’aumento e all’adeguamento della pianta organica degli ispettori del lavoro in Sicilia. Non si può parlare di semplice disattenzione. Sembra ci sia una volontà precisa di non potenziare gli organismi di controllo. Senza controlli, però, le norme non possono funzionare”. La Uil continuerà a battersi per ottenere più garanzie e tutele appoggiando la campagna social nazionale #Zero morti sul Lavoro.

L’ultimo incidente in una fabbrica di cannoli

Nuovo incidente sul lavoro a Palermo. Un giovane di 28 anni che lavora in un laboratorio di produzione di dolci in via Agnetta (zona Villagrazia) è rimasto “intrappolato” da una sfogliatrice per la produzione di sfoglie dei cannoli. Una mano sarebbe stata schiacciata accidentalmente dal macchinario.

Trasportato d’urgenza al Policlinico

Immediato l’intervento dei sanitari del 118. L’ambulanza ha trasportato il 26enne palermitano al pronto soccorso dell’ospedale Civico. Le sue condizioni non sarebbero gravi, il giovane non è in pericolo di vita.

Indaga la polizia

Le informazioni sono ancora frammentarie. Sul posto dell’accaduto anche le volanti della polizia che stanno interrogando i testimoni per capire la dinamica dell’incidente.

Da accertare come mai il braccio del ragazzo sia rimasto schiacciato dal macchinario adoperato dal laboratorio dolciario per la produzione delle sfoglie dei cannoli siciliani.

Indagini in corso per ricostruire l’accaduto. Sul posto anche i tecnici dello Spresal Asp che si occupano degli infortuni sul lavoro.

I poliziotti e il personale dell’Asp, specializzato nel servizio di prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro, hanno avviato gli accertamenti per verificare il rispetto delle norme, la conformità dei macchinari e la posizione lavorativa del 28enne. Il laboratorio, su disposizione del pm, è stato sottoposto a sequestro sino al termine della prima fase d’indagini.

Il precedente, la tragedia di Mondello

Un operaio 42 anni palermitano Vincenzo Ribaudo è morto in ospedale dopo il grave incidente durante i lavori di ristrutturazione alla Sirenetta a Mondello. Secondo una prima ricostruzione sarebbe caduto da un lucernario. Avrebbe sbattuto la testa. Le ferite provocate dalla caduta sono apparse subito gravi ai medici del 118 intervenuti nei pressi dell’incidente.

L’operaio è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Villa Sofia. E’ stato sottoposto ad un lunghissimo massaggio cardiaco, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le volanti della polizia.

In questi giorni era stato inaugurato il piano terra del locale. E gli operai stavano lavorando al secondo piano per l’inaugurazione prevista per i prossimi giorni.

L’operaio di Belmonte Mezzagno lascia la moglie e due bambine

L’operaio Vincenzo Ribaudo, 42 anni, morto dopo essere caduto da un’impalcatura a Mondello durante i lavori di ristrutturazione del locale Sirenetta era di Belmonte Mezzagno.

Lascia la moglie e due bambine. Pare fosse il suo primo giorno di lavoro, era rientrato dopo un periodo di isolamento causa Covid. La zona del cantiere dove si è verificata l’ennesima morte sul lavoro è stata sequestrata.

Le indagini sono condotte dagli agenti della volanti e del commissariato di Mondello. L’area di ristorazione al piano terra era stata inaugurata in questi giorni. I titolari avevano intenzione di inaugurare il primo piano tra qualche giorno.

Un’altra tragedia ad Avola

E’ morto dopo essere stato travolto dalle macerie un operaio che si trovava in un cantiere edile in via Caldarella, ad Avola, a sud di Siracusa.

La vittima si chiama Sebastiano Presti, 45 anni, sposato con 2 figli, ma nell’incidente sul lavoro, che si è verificato stamane alle 8,40, è rimasto ferito un altro operaio, trasportato in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania.

Secondo una prima versione dei vigili del fuoco di Siracusa, si è verificato il crollo di un ballatoio di un’abitazione privata dove sono in corso dei lavori: sono stati gli stessi pompieri ad estrarre il corpo dell’operaio ma per lui non c’era più nulla da fare.

Le indagini sono in mano agli agenti del commissariato di polizia di Avola e della Squadra mobile di Siracusa che hanno sentito i primi testimoni per provare a ricostruire i momenti precedenti alla tragedia. Il cantiere, come disposto dalla Procura di Siracusa, è stato posto sotto sequestro al fine di compiere gli accertamenti ed accertare eventualità responsabilità.

Gli inquirenti stanno provando a verificare quali fossero le condizioni di sicurezza nel cantiere ma le attenzioni sono centrate sulle cause del crollo, se imputabile ad una fatalità o se vi sono delle responsabilità precise. Inoltre, la polizia intende svelare se gli operai avessero in dotazione tutti gli strumenti, elmetti ed altro, previsti dalle norme a tutela della salute dei lavoratori.

In aumento gli incidenti sul lavoro

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di maggio sono state 219.262, in aumento di quasi 12 mila casi (+5,7%) rispetto alle 207.472 dei primi cinque mesi del 2020.

L’aumento del 5,7% dell’intero periodo è la sintesi di un calo delle denunce osservato nel primo trimestre gennaio-marzo (-9%) e di un aumento nel bimestre aprile-maggio (+44%), nel confronto tra i due anni.

I dati rilevati al 31 maggio di ciascun anno evidenziano nei primi cinque mesi del 2021 un aumento a livello nazionale del 10%, da 22.717 a 24.982 casi, degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (complice il massiccio ricorso allo smart working nello scorso anno, a partire dal mese di marzo), e un incremento del 5,2%, da 184.755 a 194.280 denunce, di quelli avvenuti in occasione di lavoro, che sono calati dell’8% nel primo trimestre di quest’anno e aumentati del 37% nel bimestre aprile-maggio. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 4,4% nella gestione Industria e servizi (dai 174.845 casi del 2020 ai 182.561 del 2021), dell’8,0% in Agricoltura (da 9.672 a 10.447) e del 14,4% nel Conto Stato (da 22.955 a 26.254).

Si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi tranne, in particolare, in quello della “Sanità e assistenza sociale”, che nei primi cinque mesi di quest’anno presenta una diminuzione del 36% (sintesi di un +163% del primo bimestre e di un -71% del periodo marzo-maggio) degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto al pari periodo del 2020, pur distinguendosi ancora per numerosità di eventi, e nel settore dell’alloggio e ristorazione (-22,4%).

Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce soltanto nel Nord-Ovest (-9,5%), al contrario delle Isole (+17,3%), del Sud (+15,1%), del Centro (+14,3%) e del Nord-Est (+12,5%). Tra le regioni si registrano decrementi percentuali solo in Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento, Piemonte e Lombardia, mentre gli incrementi percentuali più consistenti sono quelli di Basilicata, Molise e Campania.
Le denunce di incidente mortale sul lavoro presentate all’Istituto entro il mese di maggio sono state 434, due in più rispetto alle 432 registrate nei primi cinque mesi del 2020 (+0,5%).

Il confronto tra il 2020 e il 2021, come detto, richiede però cautela, in quanto i dati delle denunce mortali degli open data mensili, più di quelli delle denunce in complesso, sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia, con il risultato di non conteggiare un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio da Covid-19, in particolare relative al mese di marzo 2020, entrate negli archivi solo nei mesi successivi alla fotografia scattata il 31 maggio 2020. Si fa notare, inoltre, che i decessi causati dal Covid19 avvengono dopo un periodo di tempo più o meno lungo intercorso dalla data del contagio.

 

 

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