“Infrastrutture, trasporti, continuità territoriale: l’impegno del Partito Democratico per lo sviluppo della Sicilia”è il tema dell’incontro con il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Paola De Micheli, che si è svolto oggi nei Giardini Reali di Palazzo dei Normanni.

Il segretario del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, che ha voluto fortemente questo incontro, ha ribadito che “le infrastrutture sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita, non solo economica, della Sicilia. Mentre a Musumeci dico che deve smettere di fare polemiche e continuare con accuse infondate e rancorose. Si assuma invece le proprie responsabilità – ha aggiunto rintuzzando la polemica sulla assenza di esponenti del governo regionale alla cerimonia per la riapertura del viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania – e vigili sulle innumerevoli inadempienze del Consorzio Autostrade siciliane”.

Poi Barbagallo ha passato la parola al ministro De Micheli, che prima è stata ricevuta dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e assieme hanno fatto un tour del palazzo con tappa obbligata alla Cappella Palatina: “Dobbiamo guardare al futuro e non al passato. La scelta di Musumeci di non venire stamattina fa parte del passato e nessuno se ne ricorderà: Si ricorderanno che è stato realizzato, con fatica e in condizioni difficili, quel viadotto. Non si ricorderanno neppure del ministro, ma delle opere che abbiamo lasciato e che sono strategiche per lo sviluppo di questa regione”.

Il ministro ha poi proseguito, rivolgendosi a numerosi iscritti del Pd, tanti amministratori locali provenienti dalla Provincia di Palermo e non solo, presenti anche il capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo e il deputato Antonello Cracolici: “Il Ponte sullo Stretto ha senso se rientra in una nuova mobilità nazionale. Credo che decisioni così importanti, per il futuro di due regioni ma anche con un impatto sulla politica dei trasporti nazionali, debbano essere valutate con attenzione e con il giusto approfondimento. Di certo il Ponte non può essere un obiettivo ma uno strumento. Quando si arriva in Sicilia – ha spiegato il ministro – devi poterla girare, altrimenti non si comprenderebbero le ragioni di una scelta su una infrastruttura di questa portata. C’e’ un prima e successivamente decideremo anche il dopo. Il ponte può essere il fine, lo strumento di una nuova mobilita’ nazionale”.

Nel corso del suo intervento il ministro ha ribadito l’attenzione del Governo verso la Sicilia e del suo Ministero in particolare, chiedendo di mantenere un “contatto e un confronto anche settimanale sulle iniziative e le opere necessarie”.

Alla fine dell’incontro il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, ha consegnato al ministro una lettera per affinché vigili sul rispetto dei tempi di realizzazione di un’opera pubblica fondamentale per il territorio, la SS 284, in particolare il tratto Bronte-Adrano, atteso da numerosi anni e stoppata da estenuanti lungaggini burocratiche”.

Articoli correlati