“Il Partito Democratico è unito da Roma a Palermo. Letta, Barbagallo, Filoramo e i consiglieri comunali dicono la stessa identica cosa sulle prossime elezioni di Palermo: costruiamo un’alleanza progressista e anti-sovranista che tenga insieme il Pd, il centrosinistra, la Sinistra, le esperienze civiche importanti di questa città e il Movimento 5 Stelle”. A parlare a BlogSicilia è Attilio Licciardi, coordinatore della segreteria provinciale del Pd di Palermo.

Licciardi, nell’indicare la coalizione dunque esclude qualsiasi ritorno dei cugini di Italia Viva?

“Italia Viva con una intervista di Faraone ha chiaramente delineato la sua nuova collocazione in una sorta di Grande Centro. E’ chiaramente una strada che li porta lontani dalla coalizione di centro sinistra. Attualmente quella formazione è composta da persone elette con i voti di altri partiti che adesso dovranno andarsi a confrontare con le elezioni. Non so cosa intendano per grande centro e a dirla tutta non lo vedo neanche così grande”.

Posizioni diverse

In un’altra intervista rilasciata ieri sempre a BlogSicilia Antonio Rubino  aveva parlato di scollature e manifestato preoccupazioni per la linea proprio del Pd nel dopo Orlando. Oggi Licciardi parla, invece di unità assoluta. Una unità che sembra smentita dalle dichiarazioni, ad esempio, degli esponenti di Base riformista Guerriero e Teresi. Ma anche su quelle posizioni Licciardi non si scompone

“Mai come in questi mesi il partito democratico ha convocato i suoi organismi interni, i circoli. C’è grande fermento e grande condivisione. E tutto è avvenuto in questi nove mesi di nuova segreteria e nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia. Non so proprio a cosa si riferiscano quando dicono ‘senza mai discutere e concordare alcuna delle sue posizioni negli organismi di Partito’ visto che tutto è passato dagli organismi di partito a tutti i livelli”

Per Orlando dopo di lui ci sarà ancora lui

“La recente volontà espressa dal sindaco Leoluca Orlando di volere essere in campo alle prossime elezioni amministrative per proseguire il percorso avviato in questi anni e per fronteggiare e battere le destre è un fatto positivo ed importante che aiuta il fronte progressista a parlare a tanti settori economici, sociali e culturali di questa città”.

Si ma per Palermo?

“L’alleanza progressista alla quale stiamo lavorando già dall’apertura del “Cantiere Palermo 2022” alla Festa dell’Unità dell’ottobre scorso, deciderà unitariamente gli strumenti più idonei per individuare la candidata o il candidato a sindaco di Palermo. Sono in campo tante personalità politiche del centrosinistra che possono rappresentare al meglio gli interessi della città e possono mettere mano ad un progetto di sviluppo sostenibile del nostro territorio. Senza dimenticare che il sindaco di Palermo è anche sindaco metropolitano e quindi tutti i Comuni della Provincia sono interessati alla elezione di una figura che abbia una visione metropolitana e integrata dello sviluppo”.

Ma non avverte segnali di tensione nella coalizione?

“Il Partito Democratico di Palermo ha intrapreso e prosegue nel suo percorso unitario di rafforzamento organizzativo e di allargamento della partecipazione. Ulteriore conferma in tal senso viene dalla nascita dei Dipartimenti tematici che hanno iniziato a produrre idee e iniziative sui problemi concreti delle persone, e dalla elezione della Direzione provinciale che ha privilegiato l’inserimento di donne, di giovani, di energie fresche e di pezzi importanti di società. Gli iscritti degli 8 circoli territoriali presenti nelle 8 circoscrizioni della città di Palermo, in raccordo con i consiglieri comunali e di circoscrizione, hanno assunto un ruolo centrale nella elaborazione politica di una proposta per la città sancita da una grande assemblea cittadina svolta alla presenza di Peppe Provenzano, vicesegretario nazionale del Pd”.

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