E’ guerra alle Olimpiadi da parte dei 5 stelle anche in Sicilia dopo la proposta di avanzare una candidatura della Sicilia al posto di Roma o, quantomeno, all’edizione successiva.

“Se non ci fosse da piangere, dovremmo solo farci una grassa risata” dice il deputato del M5S all’Ars, Giancarlo Cancelleri, che bolla la proposta come l’ennesima ‘boutade’ del presidente della Regione che avanza la candidatura della Sicilia ad ospitare le Olimpiadi raccogliendo una serie di inviti della politica siciliana.

“Purtroppo – dice il deputato – l’ultima uscita di Crocetta sulle olimpiadi è davvero deprimente. L’ennesima ‘perla’ del presidente della Regione è una gaffe gigantesca. Se è vero, ormai, che le parole di Crocetta hanno la stessa attendibilità delle promesse di Renzi, è anche vero, però, che una figura istituzionale di primo piano, quale dovrebbe essere un presidente di Regione, dovrebbe evitare uscite del genere, fatte nella speranza di raccattare qualche spicciolo di consenso a destra e manca e di occultare le montagne di fallimenti che ha accatastato, assieme al Pd, dal 2012 ad oggi”.

“A parte il piccolo dettaglio che chiunque conosce, ovvero, che le candidature sono chiuse dal 15 settembre 2015 e che quindi una ipotesi del genere è impercorribile – prosegue Cancelleri – Crocetta dimentica che il suo governo ha già fatto ridere l’Italia intera per la gestione di un misero padiglione all’Expo di Milano, di cui l’unico ricordo rimasto è il dirigente con la scopa in mano. La sua proposta ricorda pertanto il bambino che non sa nemmeno camminare e pretende di correre”.

“Il presidente – afferma Cancelleri – si candida a vincere la medaglia d’oro delle figuracce con l’ennesima sparata, ‘disciplina olimpica’, nella quale non ha rivali. Gli do un consiglio, si occupi di più della Sicilia, dove sta chiudendo reparti ospedalieri e pronto soccorsi in zone svantaggiate, roba che nemmeno il più miope dei governanti avrebbe mai immaginato”.

“Crocetta – conclude Cancelleri – lasci stare. Se proprio vuole promuovere la Sicilia, lo faccia con le foto da sirenetto in quel di Tusa: si riderà ugualmente, come allora, ma quantomeno lo si farà all’interno dei confini dell’isola o della nazione, al massimo”.