La Regione siciliana assumerà 1.340 diplomati e laureati: 1.300 posti saranno messi a bando per rimpinguare il personale dei Centri per l’impiego, altre 40 posizioni si libereranno negli uffici.

Gli avvisi pubblici andranno in giunta la settimana prossima, da quel momento la macchina della selezione si metterà in moto per andare in porto – secondo le stime dei dipartimenti Lavoro e Funzione pubblica diffuse da Repubblica Palermo – entro la fine dell’anno, quando dovrebbe essere celebrata la prima prova. La porzione più consistente della selezione è quella dei Centri per l’impiego.

La metà dei posti sarà riservata ai laureati, mentre per gli altri sarà sufficiente il diploma: in entrambi i casi la Regione ha intenzione di affidarsi alla commissione Ripam, l’organismo interministeriale che gestisce i concorsi nella pubblica amministrazione e li attua tramite la piattaforma Formez.

La selezione, o almeno la preselezione dei candidati, avverrà con un test di cultura generale con domande a risposta multipla. Intanto la Regione mette i motori avanti sulla riorganizzazione del personale: martedì alle 16 si avvierà il confronto con i sindacati, che però hanno già confermato la protesta in programma il giorno prima per contestare le battute di Musumeci contro i dipendenti, giudicati “inutili nel 70 per cento dei casi”.

“Passiamo – aveva detto Musumeci per spieghare l’avvi del percorso di riqualificazione – dalla denuncia alla proposta, che punta a fare spazio alla meritocrazia e alla redistribuzione del personale, ponendo fine a uffici con esubero di dipendenti che saranno, invece, destinati ad attività e strutture assai carenti di risorse umane. Entro qualche mese contiamo di definire il percorso e concretizzare gli obiettivi”.

“E’ stato concordato – concludeva la nota ufficiale di Palazzo d’orlenas – che il percorso sarà determinato attraverso un confronto – che si spera senza pregiudizio – con le organizzazioni sindacali, oltre che con l’Aran e le istituzioni competenti”. Insomma fate i bravi e non litighiamo se volete le progressioni

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