• La tragedia in viale Regione Siciliana
  • I funerali di Alessia Bommarito e Chiara Ziami
  • Le indagini della procura sul terribile incidente

Oggi è il giorno dell’ultimo saluto per l’altra vittima dell’incidente in viale Regione Siciliana . Nella chiesa di Sant’Orsola saranno celebrati i funerali di Alessia Bommarito, una delle due ragazze morte nell’incidente stradale di viale Regione Siciliana.

Alessia ha perso la vita mentre stava tornando a casa, dopo una giornata trascorsa con la sua amica Chiara. Era una calciatrice, giocava a centrocampo. Una combattente che non mollava mai.

Il ricordo della madre di Alessia

Abitava con la famiglia nella zona del Cep, e faceva parte, fino allo scorso anno, della squadra di calcio Don Carlo Misilmeri, dopo aver giocato nelle giovanili della Ludos, l’attuale Asd Palermo. La salma della sfortunata ragazza è tornata ieri a casa, dopo essere stata per due giorni nella camera mortuaria del Civico, vegliata dalla mamma, la professoressa Daniela Grombone, dal fratello Nicolai, dai suoi amici e dagli alunni della madre.

“Le piaceva divertirsi, aveva molti amici, e soprattutto una straordinaria voglia di vivere – aveva detto la professoressa in un’intervista -. Era una sognatrice, aveva in mente tante cose da fare per il suo futuro. Era caparbia, determinata, con una forza di volontà veramente straordinario in tutto quello che faceva. Voleva un posto di lavoro, voleva andare avanti della vita, voleva far parlare di sé. E poi il suo carattere, così solare, e il suo sorriso”.

Le preghiere per il professore dell’alberghiero Piazza

C’è apprensione anche per i due feriti gravi dello schianto, un diciassettenne, ricoverato a Villa Sofia, e per il motociclista, Rosario Picone, 49 anni, chef e professore all’istituto alberghiero Pietro Piazza.

“A tutti i miei colleghi, amici, conoscenti: è un momento davvero nero, lo chef Rosario Picone si trova a villa Sofia per l’impatto violento avvenuto nell’incidente di viale Ragione Siciliana. Sono vicino alla sua famiglia, preghiamo da tutto mondo» ha scritto Alessandro Petrillo, un amico dello chef, su Facebook.

Le condizioni di Picone sono ancora gravi ma stabili, con la prognosi riservata.

Le indagini della procura di Palermo

Continuano le indagini sull’incidente. La sostituta procuratrice Anna Battaglia e l’aggiunto Ennio Petrigni hanno aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio stradale, e in quest’ambito è stato accertato, dopo gli esami tossicologici, che chi era alla guida dell’auto non aveva tracce nel corpo tracce di droga o alcol.

C’è da stabilire, ora, se la causa della distrazione fatale sia stata magari una conversazione telefonica o un messaggio mandato di sfuggita, ed è per questo che si stanno facendo rilevazioni sia sui cellulare che sulle celle dei gestori telefonici.

Ieri i funerali di Chiara

Ieri è stato il giorno dell’ultimo saluto di Chiara Ziami.  Erano presenti i familiari, gli amici e quanti nel quartiere hanno avvertito la necessita di esserci in un momento di dolore. Chi in strada, chi affacciato ai balconi.

E c’è stato anche chi si è allontanato dalla propria attività commerciale per rendere il proprio saluto a Chiara. Tutti stretti nel dolore e nel pianto. A risuonare nel silenzio le parole Sussurrate dalla madre all’uscita dalla chiesa: «Sara sempre una stella”. In tanti si sono stretti attorno al dolore di chi perdendo Chiara ha perso una figlia, una ragazza, un’amica. Hanno sentito la necessità di essere li presenti dove ieri mattina è pesata di più un’assenza. Quella di una persona, di una giovane ricordata per il suo sorriso e la sua voglia di vivere. “Il sorriso più bello, quello di Chiara”, afferma un’amica clic non si stanca di ripetere la sua incredulità per quanto accaduto. “Non è possibile”, dice sottovoce al ragazzo accanto a lei.

Ieri alle spalle di corso dei Mille, nel piccolo slargo davanti alla chiesa della Sacra Famiglia, si sono raccolti i tantissimi amici di Chiara e della sua famiglia. Chiara doveva sposarsi. “E’ stato qualcosa di sconvolgente – dice un ragazzo -. Ancora non ci siamo resi conto di cosa sia successo, non riusciamo a farcene una ragione. Penso che oggi ci sia tanta gente, anche solamente e con il cuore”. “Chiara rimarrà per sempre nella nostra memoria, col suo sorriso”, racconta un’amica. “Chiara era semplice, buona. La vedevo molto gioiosa”, dice un’altra ragazza. “È una grave perdita”, afferma un anziano. “Sarebbe bastato un guardrail per respingere l’incidente e farla rimanere nella stessa corsia”, ripete un familiare.

Non tutti sono potuti entrare in chiesa per partecipare ai funerali. Ingressi contingentati. Non appena è stato raggiunto il numero massimo stabilito, per via delle restrizioni legate al Covid.  Sono entrati solo t parenti più stretti. Gli amici e i conoscenti sono rimasti fuori. In silenzio. Hanno atteso l’uscita della bara per dare l’ultimo saluto a Chiara. A colei il cui sorriso e la cui “vitalità rimarrà sempre nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata”.

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