“Se la sinistra ha scelto di affrontare la campagna elettorale di Palermo attivando la macchina del fango, evidentemente è a corto di argomenti. Non intendo percorrere alcun sentiero dialettico che mi porti lontano dai problemi reali della città”. Risponde così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra, Roberto Lagalla, alle polemiche che lo hanno travolto oggi anche in seguito all’articolo, pubblicato sul quotidiano Domani, nel quale il giornalista Marco Bova ha trattato il contenuto di alcune conversazioni avvenute sui social che vedevano coinvolto l’ex rettore dell’Università di Palermo.

La polemica politica e mafia ancora al centro della dialettica

Si tratta di parole intercettate dalla procura di Trapani ma non uscì fuori alcuna inchiesta. Parole che però adesso diventano “armi” che i vari schieramenti usano contro Lagalla. Il candidato sindaco però non ci sta e torna a rispondere alle critiche affrontando un’altra spinosa questione, quella del sostegno di Cuffaro e Dell’Utri. “Sarebbe facile fare riferimento alla campagna del 2017, quando Ferrandelli difendeva fra i suoi alleati proprio Totò Cuffaro, evidentemente amico comune. Oppure dovrei andare a fondo della vacuità della campagna di Miceli e rammentare di quando il Pd cercava il campo largo coni centristi. In questo caso, se si fosse realizzata, sarebbe forse stata una coalizione meno maleodorante?”. Queste le parole dell’ex rettore Unipa.

“Mafia fenomeno sociale complesso”

E continua: “La mafia è un virus mutante, infido, è un fenomeno sociale complesso, guai a cadere nella tentazione delle facili generalizzazioni e dei luoghi comuni. Chi lo fa, vuole solo nascondere sotto il tappeto dell’antimafia parolaia tutta la polvere che soffoca la nostra città, da troppo tempo in mano alla sinistra.
Parlano per me le attività e le iniziative portate avanti in questi anni e le coerenti posizioni assunte durante tutta una vita di lavoro e d’impegno civile.

“Sarò garante degli onesti”

“Premesso che il contrasto alle mafie è a ogni forma d’illiceità costituisce un prerequisito essenziale per ogni buona amministrazione sarà facile verificare, nei quotidiani comportamenti, come non vi sia nessun pactum sceleris o forma d’ispirazione a soggetti che abbiano avuto condotte men che corrette e irreprensibili. Sono e sarò garante di una coalizione che, lontana da ogni diversa motivazione o tentazione, intende sposare gli interessi legittimi e le aspettative delle donne e degli uomini onesti di Palermo”.

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