Riprende quota un progetto che più volte in questi anni è stato più volte auspicato. Quello di fare nascere una compagnia low cost siciliana.

“Siamo orgogliosi di mettere le ali alla Sicilia, pronti a rispondere al presidente Musumeci nel progetto di una compagnia aerea con capitali della Regione”. Gaetano Tafuri, presidente di Ast (Azienda siciliana trasporti) svela il progetto in un’intervista al quotidiano “La Sicilia”.

La partecipata regionale, attraverso la controllata Ast aeroservizi (società di gestione dell’aeroporto di Lampedusa) dovrebbe essere tra i protagonisti di una “public company” siciliana. Una società mista a maggioranza pubblica (l’ipotesi di capitale iniziale si aggira sui 30 milioni di euro) con l’obiettivo di garantire tariffe basse ai passeggeri siciliani.

Musumeci, che proprio nei giorni scorsi aveva denunciato nel corso di una conferenza stampa di essere stato costretto a pagare 540 euro per un volo Roma-Catania, fin dal suo insediamento ha accarezzato il sogno di una “compagnia aerea regionale”.

Adesso, secondo il quotidiano catanese, ci sarebbe allo studio un piano denominato “aerolinee siciliane”. Tafuri conferma che il progetto è sul tavolo e garantisce la “massima collaborazione” , ma – rivendicando il risanamento e il rilancio di Ast aeroservizi – mette in guardia dal rischio di uno scorporo della società madre.

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