Hanno bussato alla porta dicendo di essere carabinieri. Questo lo stratagemma usato dai tre rapinatori incappucciati che sono entrati in casa del titolare del bar Dragotto in via Pitti a Belmonte Mezzagno e hanno legato con lo scotch la mamma e il commerciante per cercare indisturbati soldi e gioielli. Per lunghissimi minuti le vittime sono rimaste in balia dei tre che hanno rovistato dentro armadi e cassetti e hanno provocato anche danni all’appartamento alla ricerca di qualche nascondiglio, dove il titolare del bar potesse avere nascosto i soldi. Alla fine hanno preso dei soldi e oggetti in oro e per un valore di circa mille euro e sono fuggiti via.

Indagano i carabinieri, esame delle immagini di videosorveglianza

In quella zona in via Pitti alle spalle del bar dove vivono madre e figlio ci sono diverse telecamere. I carabinieri della compagnia di Misilmeri hanno acquisito le immagini dei sistemi di video sorveglianza e stanno indagando per risalire agli autori del feroce gesto. Alcuni mesi fa era stato il titolare di un tabacchi vittima di una rapina con le stesse modalità.

“Atto vile e indegno”

Sdegno anche sui social: “Un atto vile ed indecente ha visto protagonisti due nostri concittadini che nella serenità della loro casa hanno subito una rapina, dopo essere stati legati – si legge nel gruppo Belmonte Fede e Tradizioni -.  Stando alle notizie diffuse, la zona sembrerebbe essere sorvegliata da diverse telecamere; ci auguriamo pertanto che al più presto vengano rintracciati i responsabili. Belmonte – che merita di vivere nella civiltà- si vede protagonista dell’ennesimo atto vile e indegno nei confronti di chi lavora”

 

La morte di un avvocato vittima di una brutale rapina in casa

Il 9 settembre scorso un avvocato di 83 anni è morto all’ospedale di Catania dopo essere stato vittima di una brutale rapina avvenuta all’interno della sua abitazione in un comune del Catanese. L’anziano avvocato era rimasto gravemente ferito nel corso di una rapina a casa. L’83enne è deceduto quattro giorni dopo ricovero a causa di una gravissima ferita alla testa.
La rapina è avvenuta a Castel di Iudica. L’avvocato viveva da solo. Il legale, a causa della gravità della ferita, procurata con un corpo contundente, era stato ricoverato al San Marco di Catania. La vittima si chiamava Salvatore Laudani. La Procura di Caltagirone, titolare dell’inchiesta, aveva disposto l’autopsia sul corpo dell’anziano.

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