Il giudice del lavoro Paola Marino, ha dichiarato illegittimo il licenziamento del dirigente della Rap di Palermo Giovanni Gucciardo, difeso dall’avvocato Tulio Fortuna, condannando l’azienda che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti a Palermo a reintegrarlo nel posto di lavoro ed a risarcirgli un danno quantificabile in circa 60 mila euro.
“In accoglimento del ricorso – si legge nella sentenza del giudice Marino – dichiara nullo il licenziamento di Giovanni Gucciardo con nota datata 17 settembre del 2015 e condanna la Rap Spa alla sua reintegrazione nel proprio posto di lavoro e al pagamento in suo favore di un’indennità risarcitoria pari all’ultima retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento a quella della reintegrazione, oltre che al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali dalla data del licenziamento a quella della reintegrazione”.
La Rap è stata condannata anche pagare la spese legali quantificate in 4 mila euro. Nel corso della presidenza della Rap di Sergio Marino, il dirigente Gucciardo era stato considerato il responsabile della scarsa qualità del servizio di raccolta.
“Il licenziamento, – dice l’avvocato Tullio Fortuna – come scrive il giudice, era stato stabilito prima “a tavolino”, per poi trovare dei motivi che potessero farlo apparire sotto il profilo formale come motivato da giusta causa. Motivi risultati inesistenti che hanno finito con il premiare la condotta del dirigente tesa a contestare le scelte del Cda inidonee, come poi i fatti hanno dimostrato, a risolvere il problema dell’indifferenziata”.
Il licenziamento del dirigente è avvenuto nel settembre del 2015, ma già prima ad agosto era trapelata la notizia della rimozione dall’incarico di Gucciardo. Ingegnere che ha dichiarato di riservarsi di agire per il risarcimento dei danni arrecati alla propria immagine.
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