La chiesa del don Orione è gremita al limite della capienza. Piena di amici e parenti tutti ancora sconvolti dalla tragica vicenda che ha visto la morte del giovane Giulio Franco, il giovane morto nellincidente stradale di Montepellegrino.

Nello scontro è rimasto ferito in modo grave anche Cristian S. di 19 anni. Anche per loro gli amici hanno pregato in chiesa.

La via Ammiraglio Rizzo, i colleghi e vicini del negozio di tabacchi dove Giulio lavorava sono tutti presenti. Chiusi i negozi per partecipare alle esequie e condividere il dolore di tutte le famiglie coinvolte.

 

Tantissimi i ragazzi, giovani quasi tutti vestiti di nero per testimoniare il lutto nel dolore per la perdita del caro amico da tutti ricordato come una bravissimo giovane che desiderava un mondo migliore ed avrebbe voluto impegnarsi per realizzarlo, anche magari rincorrendo il sogno di diventare magistrato.

L’incredulità ed il dolore hanno però la maggiore, tra i giovani partecipanti al funerale che non riescono per nulla a consolarsi nemmeno con le parole dell’omelia. “È una vera ingiustizia” sussurrano, “non poteva succedere, non si riescono ad ascoltare le parole de prete”.

“Che la terra ti sia lieve, anzi, no, che sia pesante – scrive Francesco – Che tu possa sentire ogni passo che facciamo noi che ti abbiamo visto superarci in altezza e perdere un po’ l’espressione da bambino, a cui mancherà sapere dove trovarti o coprirti le spalle.

Che la terra ti sia pesante quanto basta, che possa farti ricordare i nostri passi, noi non dimenticheremo mai i tuoi”.

Alla fine della celebrazione un corteo di moto sta accompagnando il feretro all’uscita della chiesa.

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