Lutto nel mondo della medicina siciliana. E’ morto il professore Luigi Pagliaro grande epatologo e luminare della medicina siciliana, ricercatore e appassionato di didattica.

Impegnato nel sociale e nelle battaglie per la democratizzazione della sanità, fu pioniere della nascita dell’Ismett. Il professor che è stato anche alla guida del Comitato regionale bioetico, è morto a 89 anni.

Allievo di Aldo Turchetti all’università di Palermo, è rimasto all’ospedale Policlinico fino al 1973. A metà degli anni Settanta è stato chiamato dal direttore sanitario dell’ospedale Cervello, Sebastiano D’Agostino, insieme a altri professionisti come il cardiologo Geraci, l’ematologo Caronia e il ginecologo Cittadini.

D’Agostino trasformò il Cervello da un sanatorio a un ospedale di alta specializzazione e Luigi Pagliaro venne nominato primario di Medicina interna. Dopo un anno l’università lo ha richiamato affidandogli la cattedra di semeiotica medica (che si occupa dello studio dei sintomi delle malattie, ndr).

Ma il professor Pagliaro è riuscito a coniugare l’impegno all’università con quello nella corsia dell’ospedale Cervello, rifiutando sempre l’attività privata. E così rimase un professore universitario in convenzione. Ha scalato tutta la carriera universitaria approdando, dopo la semeiotica medica, alla patologia e poi alla clinica-medica. E’ stato anche direttore della scuola di specializzazione in gastroenterologia, ricercatore nel campo delle malattie del fegato e soprattutto delle cirrosi epatiche B e C.

A metà degli anni Ottanta fu pioniere della nascita del centro d’eccellenza per i trapianti, l’Ismett. Fu lui a bussare alla porta di politici e assessori per far nascere in Sicilia un centro trapianti e frenare i viaggi della speranza dei pazienti affetti da cirrosi epatica. A fargli da spalla Ugo Palazzo e Ignazio Marino, raccogliendo la sfida dell’allora governatore Giuseppe Provenzano. Così, nel 1997, nasce l’Ismett.

“Un grande maestro di medicina che ha insegnato a fare il medico  a molti laureati – ricorda Alberto Maringhini, primario di Medicina interna del Civico e discepolo del professor Pagliaro – Ai suoi pazienti parlava in siciliano per metterli a proprio agio”.

Sposato con Enza Nicosia, dirigente superiore all’assessorato regionale Sanità, e padre di due figli, Luigi Pagliaro è andato in pensione nel 2001. Ha continuato a fare attività didattica partecipando a congressi, lezioni universitarie e convegni. E’ rimasto al Cervello come professore emerito. La camera ardente sarà allestita allo Steri mercoledì dalle 9, la commemorazione alle 18 dello stesso giorno.