Incoraggiata dall’immediata bocciatura senza appello della mozione di sfiducia la maggioranza che sostiene il governo Musumeci oggi porta in aula la riforma dell’urbanistica nonostante le polemiche sulla presunta sanatoria che vi sarebbe contenuta.

E’ stato un risultato immediato e non del tutto atteso quello maturato ieri pomeriggio nel parlamento siciliano. Con 36 voti contrari e 24 a favore, l’Ars ha respinto la mozione di sfiducia al Presidente della Regione Nello Musumeci, presentata dal Movimento 5 Stelle e sostenuta aula dal PD. L’Assemblea regionale siciliana ha, così, archiviato in meno di mezza giornata la ‘pratica’ chiudendo la discussione su un documento lungo e articolato   presentato dai 5 stelle ma che rappresentava più un atto politico che altro non avendo alcuna possibiltà di riuscita.

Una mozione di sfiducia che sarà ricordata, però, più per le polemiche sulla questione etica legata alla comunicazione che non per i contenuti della stessa mozione.

Accompagnata dai numeri la maggioranza passa al ddl di riforma urbanistica, che la Commissione ambiente ha approvato fra le pomemiche lo scorso 7 luglio. Si tratta di una riforma che in pratica affronta il tema edilizio, e che all’articolo 18 della norma è additata dalle opposizioni e dagli ambientalisti come una ‘sanatoria mascherata‘.

L’articolo, di fatto, estende i benefici del condono del 2003, chiamato comunemente mini-sanatoria, anche agli abusi edilizi ricadenti nelle aree vincolate. Naturalmente non ha effetto sugli eventuali aspetti penali ma crea una situazione di incertezza normativa, secondo i detrattori della norma.

Una scelta, quella operata dalla Commissione, inattesa visto che è stata assunta malgrado l’Assessore Cordaro si fosse dichiarato disponibile al ritiro

Immediate le reazioni sempre di opposizioni e ambientalisti. “E’ stata scritta una pagina di brutta politica, con la maggioranza che, nonostante le richieste dell’opposizione, ha fatto valere la legge dei numeri e votato l’articolo 18 del ddl sull’edilizia che punta spianare la strada all’ennesima sanatoria” aveva detto immediatamente Anthony Barbagallo parlamentare e segretario regionale del Pd.

“Il partito democratico aveva chiesto di eliminare dal testo del disegno di legge sull’edilizia  la norma che di fatto punta a regolarizzare gli abusi edilizi nelle zone dove vige l’inedificabilità relativa, come quelle sottoposte a vincoli. Ci opporremo in ogni modo all’approvazione definitiva di una sanatoria che comprometterebbe il valore di una legge che invece dovrebbe servire a  ordinare ed incentivare la materia dell’edilizia nell’Isola”.

Attacca il governo, invece, il Movimento 5 stelle “A parole questo governo è contro gli abusi edilizi, i fatti invece dicono esattamente il contrario, e quanto avvenuto in commissione Ambiente, dove la maggioranza ha votato compatta a favore dell’estensione della sanatoria del 2003, ne è la plastica dimostrazione. Peccato che Musumeci, appena qualche giorno fa in aula, aveva detto chiaramente che il suo governo è per la corretta gestione dell’ambiente, nel contrasto di ogni fenomeno di abusivismo edilizio”.

”Nonostante – dice Giampiero Trizzino – avessimo ribadito più volte che qualora la norma sulla sanatoria in aree paesaggistiche fosse stata stralciata noi avremmo votato a favore del testo della maggioranza, il governo Musumeci ha voluto proseguire su una strada a senso unico. In questo modo si consegna ai cittadini una norma che aggredisce il territorio siciliano, alla faccia della lotta all’abusivismo edilizio tanto sbandierato dal presidente della Regione”.

Per Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia: “Alcuni deputati hanno scritto un’altra pessima e penosa pagina dell’attività legislativa del più antico parlamento d’Europa. La norma approvata è incostituzionale e lo sanno bene. Lo abbiamo scritto, nei giorni scorsi, nella lettera aperta ai parlamentari regionali citando i pareri dell’Ufficio legale della Regione e le sentenze della Corte Costituzionale. Qualora fosse approvata in Aula, ma speriamo in un sussulto di dignità degli inquilini di Sala d’Ercole, sarà inevitabilmente impugnata dal Consiglio dei Ministri.

Ma nel frattempo – sottolinea Zanna – il danno al territorio, al paesaggio e alle bellezze della nostra Isola sarà già stato fatto, perché si commetteranno altri abusi edilizi nella falsa illusione che prima o poi saranno sanati. Tutto questo perché un pugno di deputati pensa così di continuare a costruire il proprio consenso elettorale. Una sola parola: VERGOGNA!”

Un altro fronte di polemica che non spaventa più la maggioranza e il governatore che ieri ha avuto parole dure anche sulle polemiche legate alla nomina di un assessore leghista “Ho il diritto per legge di nominare gli assessori che ritengo essere legati a me da un vincolo di fiducia e che abbiano un minimo di competenza, non accetto veti da nessuno” ha detto il presidente della Regione nel corso del dibattito d’aula sulla mozione di sfiducia. “Il Movimento 5 Stelle ha definito la Lega come un partito che ‘schernisce ed offende il popolo italiano’ – ha detto Musumeci – ma se ne sono accorti solo negli ultimi giorni? È la stessa Lega con la quale il Movimento 5 Stelle è stata al governo del Paese per un anno, e con la Lega ha diviso banco e sottobanco. Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che non ha il diritto di criticare la Lega, che non è il mio partito ma è un partito del centrodestra dal 1994, ha guidato l’Italia in questi anni con ruoli di grande responsabilità e come tutte le altre forze del centrodestra ha sostenuto fin dal primo momento la mia campagna elettorale”.