Farmaci utilizzati per cavalli, cani e gatti, ormoni della crescita, anabolizzanti, sostanze stupefacenti. Questo e molto altro sarebbe stato utilizzato da numerosi “sportivi” che frequentavano due palestre di Partinico e Cinisi, nel Palermitano. All’alba di questa mattina è scattato il blitz dei Carabinieri del Nas e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo che hanno notificato una misura cautelare agli arresti domiciliari a quattro persone. (LEGGI QUI I NOMI)

In tutto sono 21 le persone finite sotto la lente d’ingrandimento dei Nas di Palermo che hanno messo in luce quella che viene considerata un’organizzazione criminale per la vendita e la somministrazione di sostanze dopanti ritenute pericolose per la salute. Sono stati 25 i decreti di perquisizione domiciliare eseguiti questa mattina. 

Le indagini sono state eseguite grazie al supporto di numerosi comando provinciali dei Carabinieri della Sicilia e del Nord Italia come è emerso durante la conferenza stampa al Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo.

I quattro indagati finiti ai domiciliari sono accusati di aver smerciato sostanze dopanti a giovani atleti che mettevano a repentaglio la propria salute pur di primeggiare in competizioni nazionali e internazionali di body building. Le telecamere dei Nas piazzate nelle palestre hanno ripreso numerosi casi di somministrazione di sostanze dopanti per via endovenosa. I due centri sportivi e un negozio del Palermitano che si occupa di distribuzione di integratori alimentari sono considerati la base operativa dell’organizzazione.

Alcuni atleti avrebbero perfino utilizzato farmaci veterinari comunemente utilizzati per cavalli, cani e gatti che provocano gravi problemi epatici a chi li assume tanto che “molti degli atleti finiti sotto indagine hanno problemi di fegato”, è stato sottolineato in conferenza stampa. ad altre persone finite nel registro degli indagati è contestato anche l’esercizio arbitrario della professione medica. “A causa degli effetti collaterali che provocavano le sostanze dopanti, venivano prescritti, a sua volta, altri farmaci che li alleviavano da persone che si improvvisavano medici. Il giro d’affari presunto dell’organizzazione si aggira attorno ai 300 mila euro annuo. Basti pensare che una fiala di GH, l’ormone della crescita, veniva pagata anche 400 euro.

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