Giovanni Bologna è il nuovo dirigente generale ad interim del dipartimento regionale della Funzione pubblica. Lo ha nominato il governo Musumeci, accogliendo le dimissioni di Rosalia Pipia.

Bologna continuerà a ricoprire l’incarico di ragioniere generale della Regione. La scelta sembra essere solo provvisoria anche se Bologna potrebbe restare alla funzione Pubblica che conosce essendone già stato dirigente e lasciare ad altri l’incarico di ragioniere generale. Ma il governatore sta ancora riflettendo sui nuovi assetti della dirigenza regionale.

Ad innescare quella che da qui a qualche giorno potrebbe essere una mini rotazione di dirigenti, ma di un certo peso, è stata la scelta proprio di risoluzione anticipata del contratto della dirigente generale della Funzione Pubblica Rosalia Pipia. Una scelta che non ha precedenti recenti. Almeno negli ultimi decenni non si ricorda un solo caso di dimissioni di un dirigente generale dal proprio incarico.

La Pipia formalmente ha comunicato la propria decisione 5 giorni fa e l’ha motivata con questioni di carattere personale ma sono noti da tempo attriti con il governatore proprio nelle scelte che riguardano la gestione del personale regionale.

Una scelta che arriva, peraltro, proprio mentre cambia il governo nazionale e questo potrebbe portare a scelte di natura diversa anche nella formazione dei gabinetti.

Con l’arrivo di un governo giallo rosso, infatti, occorrerà capacità di dialogo. se Musumeci spera in rapporti leali come ha detto ieri al Ministro Provenzano, pensa anche a mettere nei posti giusti gli uomini che possono dialogare. E per questo potrebbe approdare al gabinetto del Presidente Eugenio Ceglia attualmente capo di gabinetto vicario dell’assessore Razza ed ex renziano di ferro. Ceglia conosce bene il Ministro Provenzano e ha rapporti personali consolidati con molti uomini e donne che lavoreranno con i ministri di questo governo.

L’approdo di Ceglia a palazzo d’Orleans potrebbe essere un tassello di queste rotazioni con l’attuale capo di gabinetto del Presidente, Carmen Madonia, che potrebbe essere nominata dirigente generale e andare, forse, al Dipartimento della Funzione Pubblica al posto della Pipia e attualmente affidato a Bologna o forse al Dipartimento della Finanza e del Credito liberando Benedetta Cannata che potrebbe spostarsi magari al dipartimento ‘gemello’ del Bilancio e del tesoro se Bologna restasse in viale Regione siciliana.

Ma Musumeci non vorrebbe cambiare troppo in questa fase quindi le scelte saranno ponderate e preso con oculatezza nei prossimi giorni, forse già la prossima settimana

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