“Una vita a Matita” di Quinzio Quiescenti e Lorenzo Covello ha vinto la scorsa edizione del Minimo Teatro Festival. Lo spettacolo presentato al Festival come uno studio di venti minuti ha poi debuttato nella sua versione integrale durante la rassegna Presente e Futuro del Teatro Libero di Palermo.

Dopo il grande successo della anteprima con Eoika, “Una vita a Matita” apre la settima edizione del Minimo Teatro Festival, la rassegna nazionale di corti teatrali e di danza realizzata dal Piccolo Teatro Patafisico in collaborazione con la compagnia M’arte, l’associazione Diaria e il Teatro Libero di Palermo. Filo conduttore di questa settima edizione è il corpo, inteso come forma di identità e possibilità di autodeterminazione #corpopropriopolitico.

Il Festival annuale patrocinato dal Comune di Palermo, si svolgerà al Piccolo Teatro Patafisico il 17 e il 18, vedrà l’apertura giorno 16 marzo al Real Teatro San Cecilia con “Una vita a matita” alle 21. Lo spettacolo vede in scena il duo formato da Quinzio Quiescenti e Lorenzo Covello, artisti multidisciplinari con formazione di circo/teatro.

La giuria della scorsa edizione è composta da Claudia Cannella, direttrice responsabile della rivista teatrale Hystrio dal 1998. Giuseppe Cutino, attore e regista, direttore artistico della rassegna di Teatro Contemporaneo “Quinte(S)senza” e della compagnia M’Arte; Roberto Giambrone, giornalista professionista (collabora con il Teatro Biondo, la Repubblica Palermo e Danza e Danza); Luca Mazzone, regista e direttore artistico del Teatro Libero di Palermo; Sabrina Petix, drammaturga e attrice e fondatrice della compagnia M’Arte; Rossella Pizzuto e Laura Scavuzzo, della direzione artistica del Piccolo Teatro Patafisico.

Le motivazioni della giuria furono le seguenti: “Dopo attenta valutazione, la giuria all’unanimità decide di assegnare il premio del Minimo Teatro Festival sesta edizione a: “Una vita a matita”. Per aver saputo coniugare elementi di comicità surreale attingendo tanto dal teatro e dal circo contemporaneo quanto dalle comiche del cinema muto. Intelligente e bizzarro è lo spunto di partenza, che dall’idea del compleanno riesce a raccontare le aspettative personali delle varie fasi della vita”.

“Siamo arrivati a pensare a questo corto spinti dalla voglia e dalla curiosità di creare qualcosa insieme. – dicono i due autori del corto vincitore – Riflettendo su cosa e come avremmo potuto raccontarlo abbiamo scelto il compleanno come contenitore di quella poesia agrodolce che avremmo voluto portare in scena e la comicità surreale gli ha poi dato la forma di studio scientifico. Vincere la sesta edizione del Minimo Teatro Festival ci ha suscitato un misto di gioia, paura e voglia di iniziare a scrivere a penna mantenendo lo spirito e la leggerezza di quando si scrive a matita”.