Il ruolo del trasporto pubblico e  della mobilità sostenibile a Palermo nella prospettiva dell’ oggi e del domani a Palermo

Di questo si è parlato nel corso di un meeting organizzato dall’Università a cui hanno preso parte professionisti e studiosi del settore, istituzioni e cittadini, sulla gestione e lo sviluppo della rete di trasporto in città.
Una giornata di studi organizzata dall’Ordine degli Ingegneri e dall’Ordine degli Architetti di Palermo, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile ambientale aerospaziale e dei materiali, e il Dipartimento di Architettura di Palermo.

“La mobilità sostenibile riguarda non solo il campo del trasporto pubblico di massa, ma coinvolge aspetti di grande interesse, quali l’ambiente, la sicurezza , la salute e i diritti dei cittadini-ha sostenuto Franco Miceli presidente dell’ordine degli Architetti-. Questa giornata rappresenta un momento importante per dare un contributo in termini di qualità, con la partecipazione e condivisione di tutti, sulle scelte che l’amministrazione comunale farà in questo settore – ha aggiunto il presidente degli Architetti di Palermo -. E’ fondamentale che la comunità scientifica e professionale diventino un interlocutore essenziale dell’amministrazione comunale. Chi parteciperà infatti al concorso di progettazioni per le due nuove linee di tram potrà fare proposte alternative sui possibili percorsi e tracciati. Il tema vero di questo meeting è cambiare volto alla mobilità cittadina, rompere i sistemi di inaccessibilità della realtà urbana , con particolare attenzione ad alcuni dati fondamentali, come quelli relativi agli abitanti delle arre periferiche, radiali e semiradiali della città di Palermo, circa 600 mila, cittadini che devono raggiungere poli importanti, polo sanitario,polo giudiziario e centri commerciali. Per ciò che riguarda le risorse, il Comune ha già messo a disposizione circa 196 milioni di euro, per razionalizzare il sistema tram”.
“Soluzioni possibili per un trasporto pubblico snello ed efficiente in via libertà possono essere ricercate nei bus elettrici e in altri mezzi a zero emissioni di moderna concezione – ha precisato Giovanni Margiotta, presidente Ordine Ingegneri di Palermo -. Il tram ha costi di realizzazione ed esercizio più alti rispetto di circa il 60% e se, realizzato senza barriere viaggerebbe più lento dei bus elettrici, o dei bus attualmente utilizzati, senza nessun miglioramento per la mobilità”-ha aggiunto Margiotta-.Sarebbe la rinuncia definitiva al sogno di fare un giardino lineare attrezzato con spazi pedonali e ciclabili”.
Durante il dibattito Filippo Palazzo ( referente del Progetto Nodo di Palermo- RFI), ha esposto la specificità della chiusura dell’anello ferroviario, in collaborazione con RFI.

“L’anello ferroviario attualmente in esercizio,comprende le fermate intermedie di Imperatore Federico, Fiera ( all’altezza di via Autonomia Siciliana),e piazza Giackery; Giackery – Notarbartolo-Palermo Centrale è stato messo in esercizio in occasione dei Mondiali degli anni novanta – ha spiegato – . Quest’area costituisce l’ossatura di questa ferrovia metropolitana e il progetto che il Comune di Palermo sta portando avanti prevede la chiusura di questo tratto, formando appunto un anello intorno a Notarbartolo, in due fasi successive che comprendono le aree dal porto sino al Politeama,e dal Politeama a Notarbartolo. La chiusura dell’anello permetterà di avere una sorta di ‘circolare’ a binario unico di circa 6,5 km, per collegare queste due stazioni con Notarbartolo, che rappresenta un nodo fondamentale per la città”.

Attenzione anche al passante ferroviario “per i collegamenti di un ‘area vasta che va da Cefalù verso l’aeroporto, ma che interessa anche la città – ha aggiunto Palazzo. Già dalla fine di quest’anno sarà possibile organizzare dei convogli in tal senso,attraversando la bretella da Brancaccio che porta al fiume Oreto, senza passare dalla stazione centrale. Quale sarà l’assetto entro il 2018?: Possiamo già dire che un binario interesserà il tratto che va da Centrale a Orleans; poi da Orleans sino a Notarbartolo avremo un binario unico con la fermala Lolli, e poi Notarbartolo fino a San Lorenzo-Colli.Cercheremo di utilizzare, tutte le stazioni in esercizio, più quelle che saranno via via aperte; non saranno ancora disponibili le stazioni Papireto e de Gasperi.c Certamente, una risposta interessante sul piano dell’efficienza può darla appunto, il passante ferroviario, con un notevole numero di treni in esercizio, cioè 4 per direzione, ossia 8 treni l’ora” ha concluso.
Un elemento fondamentale è costituito dalla previsione del cosiddetto biglietto unico che comprende tram , autobus e treno, per dare una risposta reale e sostenibile ai cittadini”.