“Ho dei figli minori, non ho niente da dire. Vi denuncio”. Maria Concetta Riina, la maggiore dei quattro figli di Totò, lo ha detto ai giornalisti arrivando insieme all’avvocato Luca Cianferoni alla sezione di Medicina Legale dell’ospedale Parma, dove sarà fatta l’autopsia del padre, boss di Cosa Nostra.

“Non posso parlare, ho dei figli minori, tre bambini piccoli che vedono la foto della madre sui giornali. Forse voi non avete capito. Ho dei figli da tutelare, per cortesia smettetela” ha ripetuto, accerchiata da fotografi e cameramen, chiedendo “rispetto per il dolore di una famiglia” e non rispondendo alla richiesta di spiegare il messaggio postato ieri su Facebook, dove invitava al silenzio.

A quanto si apprende la figlia di Riina era stata poco prima in Procura a Parma, dove era stato conferito l’incarico per l’esame medico legale per cui la famiglia ha nominato un proprio consulente tecnico. Maria Concetta quindi è entrata nell’istituto, ‘scortata’ dal suo legale e accompagnata da personale delle forze dell’ordine.

“Là c’è un cadavere, ve ne dovete andare, questa non è stampa. Questo è scandalismo”. Il difensore di Totò Riina e legale della famiglia del boss di Cosa Nostra, avvocato Luca Cianferoni, si è rivolto così ai giornalisti che hanno circondato lui e Maria Concetta Riina.

“Ma come si permette?”, ha detto in risposta ad un cronista che ha ricordato come Riina non si sia mai pentito, fino all’ultimo.

Proprio ieri la maggiore dei figli del boss aveva invitato tutti al silenzio su facebook con una immagine di se che fa proprio il tradizionale gesto del silenzio accompagnato dalla scritta ‘shhh’ sul dito portato al naso e alla bocca. Al posto dell’immagine del profilo una rosa nera. Maria Concetta Riina, la figlia maggiore del boss Totò Riina morto la notte scorsa comunica così sul social network.

Non scrive nulla, nessuna parola, nessuna frase, nessun ricordo come invece aveva fatto sul suo blog il fratello Salvatore detto Riina junior.

Immagini rigorosamente in bianco e nero, in segno di lutto ma anche un invito chiaro a smetterla con il clamore. La famiglia ha richiesto il massimo riserbo e con questo post conferma la richiesta.

L’annuncio della morte del padre lei lo aveva dato, sempre su facebook, poco prima delle 10 del mattino con un’altra immagine, stavolta a colori: un palloncino rosso che sfugge di mano a una bambina che lo guarda impotente.

Un invito al silenzio che ricorda tanto anche il modo in cui Riina è vissuto sia fuori che dentro il carcere, rimanendo sempre in assoluto silenzio sui tanti misteri di cui certamente era depositario.

Nessuno dei figli si è recato a vedere il padre prima che morisse nonostante il permesso straordinario concesso dal Ministro di Grazia e Giustizia

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