Un sistema ferroviario rimodernato, nuovi treni e una maggiore qualità e puntualità dei mezzi. È quanto prevede il nuovo contratto di servizio tra la Regione Siciliana e Trenitalia, il primo a essere sottoscritto dopo il passaggio delle competenze del trasporto ferroviario dallo Stato alla Regione. Il contratto di durata decennale ha un valore di 1,2 miliardi di euro e prevede il potenziamento delle infrastrutture, con una maggiore frequenza nelle aree urbane e una maggiore velocità per i servizi regionali a lungo raggio per collegare i principali centri regionali.

“Trenitalia – afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci – ha capito adesso di avere nel governo regionale un interlocutore serio e credibile con il quale confrontarsi. Il sistema ferroviario attuale non funziona e ne siamo tutti consapevoli. Dobbiamo recuperare tantissimo terreno perduto sulla qualità della rete, sulle infrastrutture e sull’efficienza del servizio. Possiamo e dobbiamo farlo. Questo contratto rappresenta il primo passo verso lo sviluppo del sistema ferroviario siciliano. In quattro mesi, il mio governo ha fatto più di quello che non si è fatto negli anni precedenti e siamo solo all’inizio. Nei prossimi giorni incontrerò i vertici di Rfi per sapere quali programmi di investimento hanno previsto sulla Sicilia”.

Oltre all’acquisto di sei treni Jazz, già in uso dal 2016, saranno acquistati altri ventisei treni elettrici e diciassette diesel. Grazie a questi nuovi mezzi e con i quaranta ‘Minuetto’ già in asset, si avrà una riduzione dell’età media dei rotabili che passerà dai ventidue anni attuali agli otto nel 2021. Inoltre, dal 2021 saranno immessi due ulteriori Minuetto diesel. Un sostanziale incremento di mezzi, da 370 nel 2017 a 470 nel 2021, e un miglioramento della qualità del servizio, porteranno sempre più viaggiatori a preferire il trasporto su treno rispetto all’uso di mezzi privati.

“Dobbiamo tornare – continua il governatore- a privilegiare il trasporto ferroviario, non per penalizzare quello su strada, ma perché i due sistemi possano finalmente integrarsi e non farsi concorrenza. Non servono nuove tratte ferroviarie, quelle esistenti se sufficientemente ammodernate, potenziate e messe in sicurezza possono entrare in una logica di sistema di mobilità integrato. È un percorso complicato, ma se ci sono riuscite altre Regioni possiamo farlo anche noi”.

Il contratto prevede un ulteriore investimento a carico di Trenitalia per il revamping, ovvero il rinnovo del materiale rotabile, per 23,2 milioni di euro, oltre a 6 milioni di euro da impiegare in infrastrutture tecnologiche e informatiche.
I sei treni Jazz saranno infatti dotati di connessione wi-fi gratuita entro il primo gennaio 2019. Tutti i treni acquistati dalla Regione avranno tale dotazione (tranne i cinque treni per i quali la gara bandita nel 2013 non prevedeva tale opzione). Nel corso 2019 sarà inoltre avviato un progetto di upgrade dei Minuetto, per il rinnovo dei sistemi di informazione a bordo, nell’ambito del quale sarà inserito anche il wi-fi. Entro il 2018 sarà estesa alla Sicilia l’app «Smart Caring» attraverso la quale i pendolari potranno registrarsi e ricevere in tempo reale informazioni sulla circolazione di quattro treni in contemporanea.

“È stato un impegno non indifferente – spiega l’assessore regionale alla Mobilità e Infrastrutture, Marco Falcone – abbiamo chiesto a Trenitalia un impegno assolutamente significativo su tre elementi: sicurezza, comfort per i viaggiatori e puntualità. Sono questi i punti, non negoziabili, dai quali siamo partiti. Daremo tutto il supporto necessario, ma Trenitalia deve garantire a tutti i viaggiatori, non solo siciliani, questi tre standard”.

Previsti altri 58 milioni di euro, sempre a carico di Trenitalia, per la manutenzione ciclica del materiale rotabile, l’ammodernamento degli impianti di manutenzione di Messina, Palermo e Siracusa e il loro adeguamento alle nuove caratteristiche dei treni di proprietà della Regione (per un investimento di circa 13,3 milioni di euro).

La qualità del servizio sarà misurata attraverso la definizione di una pluralità di standard (puntualità e regolarità; offerta posti e composizione; climatizzazione/riscaldamento; pulizia; informazione a terra; informazione e comunicazione a bordo; accoglienza a bordo; servizi di vendita; Wi-Fi) e correlate penali che potranno essere utilizzate dalla Regione per la compensazione dell’utenza abituale per i disagi dovuti a disservizi, per bonus ai clienti abbonati, per iniziative a favore degli utenti e comunque per il miglioramento del servizio di trasporto su ferro. Per la valutazione degli standard di qualità dei servizi erogati saranno coinvolte le associazioni dei consumatori, dei passeggeri e delle persone a mobilità ridotta e con disabilità, attraverso verifiche annuali.

“E’ una giornata storica per la Sicilia – ha detto Orazio Iacono, Amministratore delegato di Trenitalia – perché si firma il primo contrato decennale della storia, il primo contratto di servizio che prevede investimenti importanti con 43 nuovi treni, i primi arriveranno a novembre del 2019”.

“Sono i treni assolutamente migliori che in questo abbiamo in Europa come operatori ferroviari – ha aggiunto – sono più scattanti, le sedute più confortevoli e molto più tecnologici, pieni di videosorveglianza per aumentare la percezione di sicurezza. Anche per i siciliani ci saranno più treni e con questo contratto ci saranno anche più servizi: oggi quasi 380 treni al giorno, con questo contratto aumentano le corse, arriveremo a superare quasi 450 corse al giorno. Un vero cambio di passo per questa regione, una vera e propria rivoluzione per regalare ai siciliani un trasporto ferroviario di Serie A”.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per la firma del contratto di servizio fra Regione e Ferrovie, noi lo chiedevamo da tanti anni. L’acquisto di 43 treni è necessario per dotare l’Isola di un trasporto ferroviario che sia più efficiente e puntuale. Finalmente oggi i siciliani hanno la speranza di avere un offerta commerciale che dagli attuali 380 treni circa sarà portata a 450 treni, e dagli attuali 9.400.000 Km/treno a 10.400.000 Km/treno” commentano Mimmo Milazzo segretario Cisl Sicilia e Amedeo Benigno segretario Fit Cisl Sicilia. “Oggi con la firma del contratto di servizio. vengono poste le basi per la costruzione di un sistema di trasporto integrato che colleghi col treno le province siciliane –  continuano Milazzo e Benigno – . E’ un grosso punto di partenza auspichiamo, adesso, un accordo di programma fra la Regione e RFI per potenziare anche le infrastrutture partendo dalla conclusione dei lavori del passante ferroviario di Palermo, dei lavori sulla linea Alcamo Diramazione – Trapani, del collegamento dei due aeroporti Birgi – Falcone Borsellino, Cinisi , della Fiumefreddo Giampilieri Catania (il nodo della fermata Fontanarossa, CT-PA). Si parta con un serio sviluppo ferroviario in Sicilia per garantire la mobilità ai cittadini siciliani”.

“Finalmente dopo i sei Jazz si parla di un corposo investimento sul materiale rotabile, da oggi c’è una garanzia in più per l’occupazione dei ferrovieri”. Milazzo e Benigno concludono: “Un accordo di programma quadro con Rfi, deve diventare uno dei pilastri del piano regionale dei trasporti finalizzato a un efficientamento del trasporto pubblico locale, in un ottica di sinergia e integrazione con il trasporto su gomma. Soltanto con una visione del gommato inteso come mezzo di interscambio integrato con il ferro, in altre parole il gommato va dove non arriva il treno, si possono azzerare gli sprechi ottimizzando l’uso delle risorse ed offrendo alla collettività servizi degni di un paese europeo (anche attivando il biglietto integrato). Occorre, infine, un potenziamento della struttura regionale di Trenitalia sia per garantire la puntualità dei treni sia per mantenere quanto sottoscritto nel contratto siglato oggi”.

 

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