Il gup Fabrizio La Cascia ha inflitto oltre 40 anni di carcere a 17 imputati, accusati di far parte di un’associazione che clonava carte di credito, arrestati nell’operazione “Free money”.
Il giudice ha condannato Cristian Giuseppe D’Orso, 3 anni e 4 mesi; Paolo Autieri, 3 anni e 4 mesi; Giammarco Alletto,3 anni e 6 mesi; Filippo Lo Giudice, 2 anni e 7 mesi; Andrea Mirino, 1 anno e 2 mesi; Vincenzo De Lisi, 4 anni; Dario Stancampiano, 5 ani e 9 mesi; Salvatore Alessio Coglitore, 2 anni; Pietro Scarpisi, 2 anni e 6 mesi; Michele Stancampiano, 5 anni e 3 mesi; Giovanni Filpo, 4 anni e 10 mesi; Antonio Vincenzo Lo Piccolo, 3 anni e 8 mesi; Salvatore Saitta, 2 anni e 2 mesi.
E poi, tutte pene sospese per: Filippo Di Miceli, 6 mesi; Maria Cardovino 10 mesi; Enza Porzio 10 mesi, Dario Saitta 10 Mesi.
Ad alcuni è stata contestata l’aggravante della transnazionalità che ha fatto lievitare le condanne.
Il gup ha invece assolto, “perché il fatto non sussiste”, Gaetana D’Anna ed Elena Montalbano.
Secondo le indagini, la base operativa del gruppo era a Palermo, ma con ramificazioni anche in ambito nazionale e con profili internazionali: aveva propaggini internazionali in Russia, Ucraina e Romania.
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