• Un appello a Draghi dai sindaci riuniti a Palermo
  • Orlando al Premier “Europa cambi le politiche migratorie
  • Necessario salvataggio in mare

“Per la prima volta In Europa, a Palermo, c’è una grande alleanza di città, da Atene a Parigi, da Amsterdam a Pozzallo e Lampedusa, passando per Potsdam, chiede all’Europa di affrontare il problema del salvataggio in mare dei naufraghi, senza distinzioni tra migranti, crocieristi o pescatori, di salvare la vita di migliaia di persone e per chiedere un cambio della politica europea sull’accoglienza. Un cambio di politica che deve essere sostenuto dai singoli stati, a cominciare dal Governo italiano”.

Lo ha detto in un videomessaggio il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, in occasione della due giorni organizzata nel capoluogo siciliano dal consorzio “From the Sea to the City”, nato nel giugno 2020 in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, un network di organizzazioni tutte provenienti dalla società civile che da anni operano in prima linea e si battono per i diritti dei migranti in quanto persone, esseri umani. “Da questo incontro – ha proseguito Orlando – parte un appello molto forte al presidente Draghi, affinché utilizzi la sua autorevolezza, con cui ha già ottenuto le risorse del ‘Recovery Plan’, per cercare di far cambiare posizione all’Europa sull’accoglienza”.

Oggi e domani Palermo capitale dei diritti dei migranti

Palermo capitale dei migranti. La città ospita, infatti, oggi e domani, “From the sea to the city – A conference of Cities for a Welcoming Europe”, una conferenza fra diversi sindaci europei, organizzata da un network di organizzazioni provenienti dalla società civile ed operanti in prima linea nella difesa per i diritti dei migranti.

La visita alla Sea Eye 4

E quello dell’accoglienza dei migranti è un tema che sta particolarmente a cuore a Leoluca Orlando. Questa mattina, il sindaco di Palermo, insieme a Mike Schubert, sindaco di Potsdam e Michelle Rubirola, vicesindaco di Marsiglia, ha fatto visita alla nave Sea Eye 4, di bandiera tedesca, ormeggiata al porto di Palermo e posta in fermo amministrativo il 5 giugno scorso dalla Guardia Costiera per verificare l’adeguatezza dell’imbarcazione alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale.

Orlando agli Stati europei: “Passatevi una mano sulla coscienza”

Durante la sua visita Orlando ha voluto lanciare un messaggio forte.
“Al porto di Palermo la nave Sea Eye 4 – ha detto il sindaco – è bloccata da un fermo amministrativo per verifiche e controlli che durano da settimane e settimane. E mentre le indagini burocratiche fermano questa nave al porto di Palermo come altre navi, in altri porti italiani, centinaia di persone muoiono nel Mediterraneo. Credo che sia degli Stati europei il peso sulla coscienza di quello che sta accadendo oggi nel Mediterraneo”.

“Fermare il genocidio nel Mediterraneo”

Ha proseguito Orlando: “Si sta consumando un genocidio. Sarà difficile spiegare ai nostri nipoti che noi non sapevamo quello che stava accadendo. Sarà difficile dire ai nostri nipoti che bisognava sbrigare delle pratiche burocratiche. Mentre si sbrigano delle pratiche burocratiche, per le quali abbiamo grande rispetto, diciamo a coloro che sono responsabili di queste pratiche burocratiche che devono sapere che sulla loro coscienza c’è il fatto che una nave che potrebbe salvare vite umane è bloccata mentre noi ci attardiamo a discutere com’è possibile evitare il fermo amministrativo. Centinaia di esseri umani come noi muoiono nel Mediterraneo. Passatevi una mano sulla coscienza”.

Sindaci europei a Palermo

I sindaci di Potsdam, Valencia, Barcellona, Amsterdam, Tirana, Atene, Tunisi, Monaco di Baviera, Marsiglia, Lampedusa, Bari, Bologna, solo per fare qualche esempio, in presenza o streaming, e altre importanti personalità religiose ed intellettuali europee, si incontrano dunque in questa due giorni palermitana, per sottoscrivere un documento comune che vuole essere un messaggio di concretezza indirizzato ad un’Europa che non riesce ancora ad affrontare adeguatamente il tema dei migranti e dell’accoglienza.
Fra le idee che saranno lanciate anche quella della nascita di un servizio civile europeo per il salvataggio di vite in mare.