Legambiente stila una sorta di pagella per i candidati alla presidenza della Regione. Lo fa sulla base delle domande che sono state inviate a ciascuno di loro in vista del voto del prossimo 25 settembre su alcuni importanti temi che gli ambientalisti hanno da sempre portato avanti. C’è soltanto un “non giudicabile” appioppato a Renato Schifani, il candidato del centrodestra che non avrebbe mai risposto alle domande inviate da Legambiente. “Avrà avuto sicuramente cose più importanti da fare e/o ha preferito non esporsi – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia -. Speriamo, qualora fosse eletto, che non condanni la Sicilia per i prossimi 5 anni al limbo e all’incertezza su temi decisivi per il futuro di tutti noi. Grazie agli altri 4 candidati di aver accettato la nostra sfida”.

Le risposte secche non fanno per i politici

“Complessivamente – aggiunge Zanna – notiamo che è sempre molto difficile per un politico, e soprattutto per un candidato, rispondere in modo secco, sì o no: comunque abbiamo apprezzato lo sforzo, magari in alcuni non la sintesi. Se dovessimo dare un voto che segni la condivisione delle nostre proposte contenute nelle 18 domande, considerando anche il modo con il quale hanno risposto, che fa capire l’impegno che ci hanno messo e che stanno sicuramente mettendo nell’illustrare il loro programma in campagna elettorale, abbiamo Armao che non raggiunge la sufficienza per poco e Di Paola che invece supera il 9, con nel mezzo De Luca e la Chinnici che stanno sotto e sopra il 7. Sia chiaro che questa non è un’indicazione di voto, ma solo una nostra valutazione su quello che ci hanno scritto i candidati. Se qualcuno vuole farsi una propria opinione potrà consultare nel nostro sito per intero le risposte ricevute”.

Rinnovabili, abusi edilizi e incendi

Entrando nel merito ecco cosa è emerso dalle risposte: “Tutti i candidati vogliono, per fortuna – scrive Legambiente -, accelerare sulle rinnovabili e sulla transizione energetica, anche se, purtroppo, non hanno la stessa determinazione nel dire ‘no’ a nuove trivellazioni; c’è una erma difesa del territorio, completamento dei piani paesaggistici e istituzione di nuovi e seri parchi archeologici per Armao, Chinnici e Di Paola, che vogliono anche altre aree protette, per le quali invece De Luca non si vuole spendere molto se non come ‘decoro’ a altre politiche di gestione del territorio”.

“Contrari, in modo chiaro e netto, a sanatorie e condoni edilizi Chinnici, De Luca e Di Paola, mentre Armao aggiunge una schiacciata d’occhio a chi ha già compiuto abusi edilizi. De Luca si schiera favorevolmente in modo netto con le nostre 2 proposte sugli incendi, mentre gli altri preferiscono parlare della necessaria riforma del settore”.

Caccia, inceneritori e agricoltura

Legambiente sostiene poi, sempre sulla base delle risposte, che “tutti vogliono regolamentare la caccia, perfino De Luca, che in campagna elettorale lancia invece inutili slogan propagandistici a favore dei cacciatori; tutti e quattro ritengono che sia indispensabile realizzare nel più breve tempo possibile gli impianti per gestire i rifiuti e per favorire l’economia circolare, ma Armao, seppure non richiesto, si schiera per i 2 inceneritori

“Così come si ritrovano d’accordo per sostenere ed estendere l’agricoltura biologica, fermare l’uso dei pesticidi e applicare finalmente la legge regionale sull’acqua pubblica, disattesa da 7 anni; e sono pure d’accordo, e in modo deciso, perché finalmente le concessioni demaniali siano precedute dall’approvazione da parte dei Comuni dei Pudm (piano urbanistici demanio marittimo, ndr)”.

L’immancabile Ponte sullo Stretto

Infine, sul Ponte sullo Stretto c’è il pieno sostegno di Armao e De Luca, mentre rinviano un’eventuale decisione sia la Chinnici e Di Paola. “È stata un’utile iniziativa, che ha cercato di mettere al centro di questa anomala campagna elettorale contenuti e proposte per delineare un futuro sostenibile per la nostra Isola e per noi che l’abitiamo. I temi che abbiamo posto – conclude Zanna – hanno sicuramente più o meno forza e/o importanza, ma sicuramente sono tutti argomenti che si tengono insieme, che delineano una Sicilia che oggi ancora non c’è e per la quale la Legambiente con fiducia, determinazione e tenacia continuerà a battersi per averla prima possibile”.

Articoli correlati