Questa mattina, alle ore 8.15, per i primi turisti giunti a Palazzo Reale per visitare il complesso monumentale lo stupore di accedere al sito dal nuovo ingresso: il Portone Monumentale Vice Regio di Piazza del Parlamento. La nuova biglietteria, così come il nuovo ingresso, sono da oggi, infatti, proprio sul fronte principale del Palazzo; a Piazza del Parlamento in quello che era, originariamente, l’unico accesso allo storico Palazzo.

Il nuovo percorso turistico consente di ammirare luoghi da tempo celati al pubblico, con elementi storici e archeologici di considerevole rilevanza. Una suggestiva riapertura del tratto murato intorno al 1930 permette ai visitatori, da oggi, il transito diretto dal nuovo ingresso al Cortile Maqueda.

E sarà possibile anche accedere, attraverso un corridoio, direttamente alle Sale Duca di Montalto, sovrastanti l’impianto murario punico di circa 2500 anni fa, originariamente destinate a deposito di munizioni, poi trasformate in sale per le udienze estive del Parlamento e infine in stalle durante la fase borbonica. Oggi gli ambienti voluti dal Presidente del Regno Don Luigi Moncada, duca di Montalto, vengono restituiti al pubblico con un impianto espositivo e di illuminazione rinnovati, garantendo un suggestivo accesso alle mostre d’arte organizzate dalla Fondazione Federico.

Di nuovo c’è anche il bookshop, allocato proprio nel primo ambiente che si rivela all’apertura del Portone Monumentale. Un grande spazio dotato di un’area per piccoli eventi e presentazione di libri ma soprattutto dell’affresco della “Madonna del Rosario con San Domenico” di Giuseppe Spadafora Junior. Dopo un attento e accurato recupero è stato staccato e riposizionato.

Il nuovo ingresso e il nuovo percorso turistico di Palazzo Reale sono stati inaugurati con un grandioso evento proprio ieri sera, alla conclusione dell’inaugurazione della mostra ROSALIA eris in peste patrona (l’esposizione dedicata all’arte e al culto della Patrona di Palermo) con il cunto di Salvo Piparo e Costanza Licata. Al grido di “R come restiamo umani” l’attore palermitano ha invitato gli spettatori a salire sul palco che lui ha ribattezzato per l’occasione “molo”.

Una metafora di solidarietà e fratellanza, sentimenti di cui, prima di tutto i siciliani dovrebbero riappropriarsi secondo Piparo perché proprio la Sicilia e i suoi porti, da sempre, sono espressione di accoglienza. Un chiaro messaggio rivolto alle recenti azioni del Governo e alla vicenda degli immigrati lasciati per giorni sulla nave Diciotti al molo di Catania.

Così, una volta riuniti tutti sul palco, il cuntastorie ha invitato gli ospiti ad entrare dal nuovo ingresso di Palazzo Reale per accompagnare, anche qui simbolicamente e metaforicamente, Santa Rosalia (rappresentata da una fedele riproduzione della più antica edicola votiva a lei dedicata e fatta realizzare dalla Fondazione Federico). Un ingresso trionfale che riporta la “Santuzza” nel Palazzo che fu la sua prima dimora.

Da oggi Palermo si riappropria del suo Palazzo, che per anni “ha dato le spalle” al Cassaro, oggi all’interno del Patrimonio dell’Unesco, di cui lo stesso Palazzo Reale è sempre più protagonista.

La Fondazione Federico II, non paga del fitto calendario di eventi degli ultimi mesi, inoltre, proprio per promuovere il nuovo accesso al Palazzo e al nuovo percorso ha organizzato per due serate domani 6 settembre e venerdì 7 dalle ore 20,15 alle 24 (ultimo ingresso ore 23) la visita alla mostra ROSALIA eris in peste patrona e ai Giardini Reali al costo di 3 euro. Nelle stesse due serate si potrà assistere, inoltre, gratuitamente al video mapping Al – Qasr proiettato sul prospetto rinascimentale di Palazzo Reale. Una storia che racconta il rapporto fra il Palazzo, la città e Santa Rosalia.