Oggi si saprà se il Palermo torna in serie A. Arriverà oggi la decisione sulla sentenza del Parma di primo grado relativo al match tra lo Spezia e i ducali.
Le richieste arrivate la scorsa settimana dagli inquirenti del Tribunale della Figc sono state chiare, e sono pronte a colpire il Parma e quello del tesserato ritenuto il principale responsabile dell’illecito, ovvero Emanuele Calaiò.
Il centravanti nativo proprio del Palermo si è reso protagonista, insieme al compagno di reparto in gialloblu Fabio Ceravolo, è stato al centro di uno scambio di messaggi su Whatsapp con Filippo Da Col e Alberto Masi, due giocatori della formazione ligure.
A tal proposito, per via della responsabilità oggettiva personale e del suo club di appartenenza, per Calaiò è stata richiesta una sanzione pari a quattro anni e mezzo di squalifica.
Ma la richiesta più importante è quella relativa al Parma: due punti da togliere dalla classifica dello scorso campionato di serie B, oppure sei punti da togliere dal prossimo campionato di A.
Quest’ultimo caso è quello che farebbe andare su tutte le furie il Palermo, visto che il club di viale del Fante spinge per la soluzione relativa al -2 in classifica nella scorsa cadetteria.
Anzi il patron Zamparini avrebbe ritenuto più opportuno togliere tutti e tre i punti che il Parma ha ottenuto vincendo per 2-0 sul campo del “Picco” di La Spezia, considerando che la vittoria dei ducali avrebbe avuto una certa influenza in ciò che è successo prima, e che è finito sotto processo sportivo.
Difficile credere che non verrà comminata alcuna sanzione in termini di punti di penalizzazione, anche se il buon senso lascerebbe presagire in un declassamento della formazione di mister D’Aversa al quarto posto, con conseguente avanzamento di un Palermo che a quel punto si godrebbe la promozione.
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