Si è insediato il colonnello Arturo Guarino, 51 anni, nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Palermo. Ha ricoperto in questi ultimi anni il ruolo di comandante provinciale dei carabinieri di Torino.

Guarino si è diplomato alla scuola militare Nunziatella di Napoli, dove ha conseguito la maturità scientifica, ha frequentato l’Accademia militare di Modena e la scuola Ufficiali Carabinieri, con il grado di sottotenente. Promosso Tenente nel 1991, come primo incarico è stato destinato alla scuola allievi sottufficiali di Velletri come comandante di plotone, ricoprendo poi il medesimo ruolo dal 1992 al 1994 all’Accademia Militare di Modena. Dal 1994 al 1997 è stato comandante della compagnia di Avellino, quindi ha guidato sino al 2003 la compagnia di Roma Piazza Dante.

Dal 2003 al 2007, con il grado di maggiore, è stato capo della seconda sezione Normativa d’istituto dell’Ufficio legislazione del comando generale, per poi andare a dirigere la seconda sezione Stato e Impiego dell’Ufficio personale ufficiali del comando generale.

Il colonnello Guarino, oltre ad aver conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, è laureato in Scienze della sicurezza interna ed esterna presso l’Università Tor Vergata di Roma, in Scienze internazionali e diplomatiche presso l’Università di Trieste e ha conseguito un master in Studi internazionali strategico-militari presso il Centro Alti Studi della Difesa.

Insieme a Guarino si è insediato il nuovo comandante del Gruppo di Palermo il colonnello Angelo Pitocco che già è stato comandante della compagnia di Termini Imerese.

“I risultati operativi importantissimi che sono stati raggiunti con operazioni come Cupola 2.0 negli ultimi anni sono gli elementi che consentono di dimostrare che lo Stato quando c’è è forte e vince – ha detto il comandante Guarino presentandosi ai giornalisti oggi al comando provinciale – Sono i risultati operativi che poi devono indurre le persone per bene a denunciare. Il nostro compito è quello di rompere il muro dell’omertà con la nostra efficienza portando avanti bene le indagini, portando risultati operativi dimostrando che il crimine non paga”.

L’azione dei carabinieri non è solo repressiva. “Puntiamo molto sulla prevenzione per questo i carabinieri – aggiunge Guarino – devono essere vicini alla cittadinanza. Le caserme soprattutto nei quartieri periferici e nei comuni della provincia resteranno aperte per le scuole per i cittadini per instaurare sempre un rapporto di maggiore fiducia”.