Dal 2014 era diventato un presidio di legalità, un luogo di riscatto per i bambini di uno dei quartieri più degradati di Palermo. Dall’investimento dei privati era nata una piccola “isola” felice a Falsomiele: l’unico campo di Paintball della città, un luogo di incontro per evitare che i giovani prendessero cattive strade. Sport come forma di educazione civica e riscatto sociale.

Invece oggi è arrivata una “doccia gelata” per i gestori dell’impianto, che sono stati “sfrattati” dopo l’arrivo della polizia municipale e del Coime, che hanno posto i sigilli all’impianto di via dell’Airone.

Tutto per la mancata compensazione dell’affitto

A sollevare la questione è la consigliera Milena Gentile (PD), che nonostante appartenga alla maggioranza orlandiana, punta il dito contro l’Amministrazione.

“Tutto parte -spiega – da una convenzione rilasciata dal Comune di Palermo nel 2014 all’Associazione sportiva, gestita da Vincenzo Ruvio. Il privato ottenne all’epoca il rinnovo della concessione fino al 2030, e investì circa 300mila euro, facendo un mutuo ed ipotecando la casa, per rifare i campetti abbandonati da anni nel degrado più totale. Erano in condizioni pietose. Il gestore ottiene quindi i campetti e li trasformò nel primo ed unico centro Paintball della città.

Nonostante il suo investimento di 300mila euro, il Comune gli ha chiesto 115mila euro di affitti non pagati, che solitamente vengono portati in compensazione – come prevede il regolamento comunale – quando si effettuano lavori di restyling o abbellimento. A fronte di questo debito oggi la polizia municipale e il Coime si sono presentati per “sfrattarli” e mettere i sigilli ai campetti”.

“Vicenda paradossale, Comune faccia dietrofront”

“Se dovessero sfrattarlo davvero – attacca la consigliera Gentile – sarebbe un danno enorme, sia perché la struttura tornerebbe nel degrado, sia perché verrebbe meno un luogo di aggregazione sociale sportiva che aiuta i bambini di un quartiere difficile come Falsomiele. Se questo è modo di gestire i beni pubblici… È necessario trovare un accordo”.

La struttura all’origine offriva due campi di pallavolo, uno di pallacanestro, uno di bocce, un’ampia area verde e locali di servizio. Circa 5.400 mq di proprietà del Comune, che poi sono stati trasformati in un campo di paintball, più uno di calcio A5.

“C’è stato un errore da parte dell’Amministrazione nella stipula della convenzione -prosegue Gentile – nella quale non c’è messa la compensazione dell’affitto nonostante il restyling completo dell’area da parte dell’associazione privata. Di fatto il Comune non ha subito alcun danno, anzi il gestore dovrebbe essere in credito dato che ha speso molto di più dei 115mila euro richiesti. Una vicenda paradossale, una cosa assurda. Tra l’altro gli hanno chiesto l’affitto anche per il 2020, in piena pandemia, per la struttura praticamente quasi sempre chiusa. Mi auguro che il Comune ci ripensi”.

Lo Monaco, “Comune chiarisca”

A segnalare nei giorni scorsi la vicenda anche la consigliera M5S Viviana Lo Monaco, che denunciava il debito per le casse comunali di quest’area pubblica data in concessione ai privati.

“Ho chiesto all’Ufficio Patrimonio la copia di tutte le convenzioni per aree date a società sportive. Qui in effetti c’è stato un errore del privato a fare lavori senza vedere scritto nella convenzione lo scomputo e la compensazione dell’affitto. Se hanno investito soldi hanno sbagliato ad accettare quell’accordo.

Io – precisa – non entro nel merito di chi ha ragione o torto, ma non posso essere d’accordo con lo sfratto e chiedo che il Comune faccia chiarezza. Su questo l’Amministrazione è colpevole per non aver seguito la vicenda sul piano della vigilanza e rendicontazione. Solidarietà all’Associazione, ma non dimentichiamo anche che è un bene pubblico. Serve certamente più dialogo tra il Patrimonio e l’ufficio Sport. In settimana – conclude – ci riuniremo in Commissione Sport per chiedere all’Amministrazione di chiarire la vicenda”.

 

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