Nonostante la sua consistenza di minestra brodosa, la pasta con i tenerumi è un primo piatto tipico dell’estate siciliana da mangiare rigorosamente a “scottalabra”,  che gli estimatori non vedono l’ora di gustare durante la bella stagione.

Anche se,  apparentemente,  sembra un ossimoro  mangiare un pasto bollente con il caldo per rinfrescarsi, in realtà, strano non è se si pensa che, nel deserto, i Tuareg per sopportare il caldo usano vestirsi con abiti pesanti e bere tè caldo mantenendo alta la temperatura corporea dall’interno che, in questo modo, meglio tollera quella esterna.Noi siciliani, che degli arabi abbiamo il sangue che ci scorre nelle vene, non siamo da meno.

Sembra quasi che tutto l’anno in Sicilia non si aspetti altro che il caldo per poter sudare e continuare a farlo mangiando (rigorosamente in canottiera bianca a costine) la cosiddetta pasta con le “pezze”, come vengono chiamate le foglie delle verdure tipiche di questo periodo ricoperte da una caratteristica peluria che le rende al tatto ruvide e che, magicamente, una volta cotte, regalano al palato un gusto ed un sapore unici. In realtà per i siciliani preparare la pasta con i tenerumi è un vero e proprio rito che prevede diverse scuole di pensiero.

Per la buona riuscita di questa pietanza occorre che i pochi ingredienti previsti dalla ricetta siamo tutti di qualità eccelsa. Per esserne assolutamente certi potete “sbirciare” nella dispensa virtuale di InSicilia, l‘e-commerce di prodotti tipici locali che consente di ricevere comodamente a casa le eccellenze del territorio.  In particolare troverete laglio  di Nubia  ottimo per preparare soffritti e condire sughi, base delle principali ricette siciliane grazie al suo odore e sapore particolarmente forte aromatico in grado di rendere ogni pietanza speciale.
Altrettanto importante è il pomodoro pelato  di Alberto Poiatti  dal sapore ricco e inconfondibile grazie alla provenienza di  zone d’eccellenza  e alla preparazione tradizionale, ottima da gustare con pasta, pizza e focacce.
I pomodori sono raccolti a estate inoltrata, quindi vengono pelati a vapore, per catturare tutto il gusto e il profumo del pomodoro e inseriti in resistenti e comodi contenitori di latta. Ideali sia per l’uso privato che per la ristorazione. Quanto al formato di pasta da utilizzare, in Sicilia nella minestra con i tenerumi si è soliti mettere la cosiddetta “mischiafrancisca” ,  ovvero un insieme di formati rimasti che, anticamente, venivano spezzati per consumare i residui. Per dare questo particolare tocco “vintage” in linea con la tradizione potrete unire i due formati di Spaghetti di semola Etna e di Margherita di semola Alberto Poiatti  da spezzare insieme in maniera irregolare mettendole  all’interno di un canovaccio e sbattendole sul tavolo come facevano anticamente le energiche donne sicule.  Nella Sicilia occidentale si preferisce una minestra brodosa, in quella orientale la versione è più asciutta, impreziosita da dadini di caciocavallo del caseificio Bompietro che con la sua spiccata sapidità impreziosirà ulteriormente la minestra di un gusto e un sapore davvero unici. Poi ci sono quelli particolarmente “viziosi” che dopo aver assaporato il piacere del pezzetto di formaggio sciolto dal calore della pasta bollente, anche nella versione brodosa, non riescono più a fare a meno di queste gustose gemme dorate e creano una “crasi” tra le due versioni. Altrettanto importante è riuscire a dosare la giusta quantità d’aglio e di pomodoro in modo da “colorarla leggermente” e non farne prevalere eccessivamente il gusto. Un vero e proprio gioco di equilibri che,  grazie alla maestrìa di mani esperte,  si trasforma in vera e propria arte di cui, di seguito, vi proponiamo la ricetta,

Pasta con i tenerumi

Ingredienti
3 mazzi di tenerumi
2 spicchi di aglio
2 pomodori freschi maturi
350 Gr. pasta “mischiafrancisca” misto di  spaghetti e margherita spezzata
q.b. caciocavallo tagliato a cubetti
q.b. sale
q.b. pepe

 

 

 

 

Lavate e pulite i tenerumi e fateli bollire in acqua salata. Una volta cotti, scolateli conservando tutta l’acqua che vi servirà per cuocerci la pasta. Fate rosolare l’aglio con l’olio in un tegame abbastanza capiente da accogliere anche tutti i tenerumi. Quindi versate il pomodoro a pezzettini, rosolate ancora per un paio di minuti e poi unite i tenerumi aggiungendo anche un po’ della loro acqua di cottura . Appena bolle “calate“ la pasta tenendo conto che la consistenza della minestra non deve essere troppo acquosa, poiché deve essere, piuttosto, un piatto di pasta e verdura brodosa o, se preferite, una minestra un po’ asciutta. Regolate di sale e pepe .Lasciate insaporite tutto per un po’ e alla fine prima di spegnere il fuoco aggiungete i pezzettini di caciocavallo fresco. Servite bollente.

 

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