Ferri scoppiati, cemento ammalorato, spaccature. E’la situazione di alcuni piloni di un ponte della SS624 Palermo-Sciacca denunciata dal proprietario di un agriturismo della zona di Piana degli Albanesi. L’uomo, che conosce bene il territorio e segue l’evolversi della situazione già da anni, ha paura che possa succedere qualcosa di serio se non si dovesse intervenire con celerità e, tramite BlogSicilia, vuole mettere a conoscenza l’ente gestore del paventato pericolo cedimento.

LA REPLICA DELL’ANAS

I piloni sono quelli che si trovano nei pressi dello svincolo dello scorrimento veloce all’altezza dello svincolo per Piana degli Albanesi. “Qua erano uniti una volta e poi si sono staccati”, dice il proprietario dell’agriturismo che si trova sotto i piloni della Palemo-Sciacca, indicando due giunti che, nel corso del tempo si sarebbero allontanati creando uno spessore considerevole. “Hanno fatto degli interventi – aggiunge – però continuano ad aprirsi, sia da un lato che dall’altro”.

A contribuire all’allontanamento dei giunti dello scorrimento veloce sarebbe, sempre secondo quanto sostiene l’uomo, “l’acqua delle montagne che viene convogliata nel sottopassaggio”. “D’inverno è un fiume di acqua – aggiunge – si infiltra e non fa bene alla strada”. Nei mesi scorsi alcuni tecnici hanno installato dei vetrini al fine di monitorare lo spostamento del pilone. “Dopo qualche mese si sono rotti”, aggiunge, segno che la struttura continua a muoversi.

“Qui la pericolosità è evidente – ha detto il deputato regionale Vincenzo Figuccia che ha chiesto un intervento urgente – Le acque nel caso di una piena, il ponte è a rischio crollo. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere nell’ipotesi in cui l’allargamento dovesse continuare”.

Dall’Anas intanto rispondono che la situazioni dei viadotti siciliani è sotto controllo. Tutti i ponti gestiti dalla società vengono continuamente monitorati e, se sono aperti, significa che possono essere attraversati. La sicurezza viene prima di tutto per l’Anas che, nel momento in cui nota una problematica, interviene con lavori di messa in sicurezza e, nei casi che lo richiedono, con la chiusura del viadotto a scopo precauzionale.

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