Agenti della polizia municipale in massa stanno intervenendo nei mercati storici di Ballarò e del Capo per fare chiudere le bancarelle esterne.

Per disposizione del Comune possono stare aperti i generi alimentari dentro le botteghe. La vendita con gli stand e le bancarelle non è consentita per evitare la calca registrata nei giorni scorsi e segnalata da più parti.

Ieri il Comune ha deciso di sospendere da sabato e fino a lunedì l’attività del mercato ortofrutticolo e del mercato ittico. Decisioni necessarie per programmare interventi che possano evitare problemi di eventuali contagi.

Da due giorni, inoltre, è stato disposto lo stop anche ai mercati rionali a Palermo fino a quando non saranno revocati i provvedimenti del decreto del 10 marzo del Governo che ha istituito la “zona protetta”. Lo ha deciso l’amministrazione palermitana sulla scia degli altri provvedimenti volti ad evitare assembramenti di persone.

Lo stop ai mercati rionali di Palermo ha generato proteste e malumori sopratutto tra i titolari delle bancarelle. “Come mangiamo adesso? Cosa daremo da mangiare ai nostri figli? – dice uno dei venditori dei mercatini rionali – Lo Stato ci aiuti perché adesso ad ucciderci non sarà il virus ma la fame”.

Tra gli ambulanti c’è stato anche chi ha contestato le tempistiche della decisione presa dall’amministrazione comunale. “Lo abbiamo saputo solo questa mattina – dice un altro bancarellista – ci hanno fatto prima montare e poi ci hanno fatto smontare le bancarelle. Ora che ci facciamo con la marce invenduta?”.

Alle associazioni è stato chiesto di sensibilizzare i propri soci “affinché comprendano la assoluta eccezionalità del momento e la necessità di provvedimenti straordinari per la salute di tutti”.