Il 2022 giunge ad illuminare le dolenti sponde del ponte Corleone, a Palermo. Una struttura, quella di viale Regione Siciliana, che è stata oggetto di code di traffico da girone dantesco. “Lasciate ogni speranze o voi che entrate”, avrà pronunciato qualcuno immettendosi in direzione dello svincolo del carcere Pagliarelli, prima di apprestarsi ad affrontare ore di traffico per potere tornare a casa o andare a lavoro.

Le restrizioni applicate sul tratto in direzione Catania hanno fatto già sentire le loro devastanti conseguenze. Il ponte Corleone ha presentato un conto decisamente salato al capoluogo siciliano. Ciò soprattutto alla luce del fatto che non vi sono percorsi alternativi a quelli del raccordo fra A19 e A29. Le uniche soluzioni al problema, infatti, rimangono sempre le stesse: il progetto del raddoppio e l’applicazione degli interventi di manutenzione. Ciò con buona pace dei commercianti del quartiere Villagrazia, letteralmente avviliti dal provvedimento e dal relativo caos alla viabilità.

Ponte Corleone: caos del traffico e violazioni all’ordinanza

La relazione preliminare della Icaro Progetti ha difatti richiesto un incremento delle misure restrittive da applicare sul viadotto. Fra queste, quelle del divieto di transito sulle bretelle laterali e un deciso restringimento di carreggiata da imporre già 250 metri prima del ponte Corleone. Elementi contenuti tutti all’interno dell’ultima ordinanza sindacale emesssa dall’Ufficio Mobilità.

Ciò insieme all’innalzamento del limite di velocità a 60 km/h, per velocizzare il transito e per limitare il tempo di percorrenza dei mezzi pesanti. Fatto però che non trova riscontro nella realtà. Questo soprattutto alla luce del traffico che si innesta in zona. Tanti i guidatori che sfruttano la corsia esterna per potere schivare la coda ed immettersi direttamente sul ponte. Il tutto sta già avvenendo durante un periodo festivo, ovvero senza l’afflusso di auto e moto derivanti dalla riapertura delle scuole. Una situazione che fa pensare ad un futuro ancora più caotico.

I commercianti: “Rischiamo di mettere in cassa integrazione alcuni lavoratori”

Fatto che preoccupa decisamente i proprietari e i lavoratori delle attività commerciali del quartiere Villagrazia. L’area della III Circoscrizione è una di quelle che rischia di pagare il prezzo più alto rispetto alle limitazioni imposte sul ponte Corleone. Patemi d’animo evidenziata dagli imprenditori intervenuti ai nostri microfoni.

“Abbiamo avuto un crollo del fatturato del 20-30%. I clienti hanno manifestato grosse difficoltà nel raggiungarci. Ci hanno chiesto servizi a domicilio ma, a nostra volta, siamo rimasti impantanati nel traffico. Abbiamo difficoltà enormi nel trasferire le merci. Siamo allo stremo. Rischiamo di mettere in cassa integrazione qualcuno”.

Inzerillo (Sicilia Futura): “Problemi di sicurezza, sospendere Ztl”

Perplessità, quello del mondo del lavoro, condivise dal consigliere comunale di Sicilia Futura Gianluca Inzerillo. Il presidente della IV Commissione rappresenta tutte le sue perplessità sullo stato delle cose sul ponte Corleone. In particolare sul tema della sicurezza, molto caro all’esponente di Sala delle Lapidi. “Ho fatto un intervento in Consiglio, dettato da una situazione diventata insostenibile. Ritengo che bisogna salvaguardare l’incolumità dei cittadini. Non si può continuare in questo modo. Se dovesse avvenire un incendio e se un auto avesse un problema grave, immaginate l’epilogo”.

Fattore sul quale Gianluca Inzerillo invierà, nella giornata di lunedì, una lettera al Prefetto, per spingerlo a prendere in mano la situazione. Ciò vista la contemporanea richiesta del Consiglio Comunale di sospendere la Ztl, manifestata nel voto della zona mozione avvenuto il 31 dicembre. Discussione nella quale gli esponenti di Sala delle Lapidi hanno ribadito il loro “no” ad audire l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. Ciò, a dire dei consiglieri, in quanto l’esponente di Sinistra Comune è stato sfiduciato dall’Aula.

“Non capisco la ratio secondo la quale l’assessore Catania non voglia riaprire via Roma e non vuole sospendere la Ztl – sottolinea Inzerillo -. In queste condizioni, non si può continuare. Non voglio pensare che il provvedimento sulla Zona a Traffico Limitato sia un provvedimento legato al volere fare cassa. Voglio credere nella buona fede dell’Amministrazione, ma quello in essere è un provvedimento scellerato che deve essere sospeso”.

Ritardi su manutenzione e progetto del raddoppio

Ma l’Amministrazione Comunale, già una volta, ha risposto picche alle richieste del Consiglio Comunale sul tema Ztl. E la probabilità che questo riavvenga è decisamente elevata. A dissuadere la Giunta potrebbe essere la nuova ondata della pandemia da covid-19, che sta imponendo nuove restrizioni in tutta Italia. Anche se, dall’altra parte della bilancia, ci sono le stoccate in merito alla mancata trattazione della delibera sulle tariffe TARI. Discussione, quella del 31 dicembre, terminata in una “rissa verbale” sedata dalla chiusura della seduta da parte del presidente facente funzione Ugo Forello.

Ma al di là del provvedimento sulla Zona a Traffico Limitato, la realtà parla di un viale Regione Siciliana ridotto a barriera architettonica. Una realtà di cui vi abbiamo già parlato in passato, ma che oggi moltiplica la sua forza “distruttiva”. Un fatto sul quale l’Amministrazione ha allargato le braccia, dispiacendosi dei disagi per la popolazione ma imputando le nuove restrizioni alle richieste della Icaro Progetti in merito alla sicurezza del viadotto.

Ponte Corleone, caos senza soluzioni

Insomma, al problema del traffico sul ponte Corleone non c’è soluzione: “o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra”. Magari qualche risposta arriverà dai mobility manager, figure scelte da Leoluca Orlando e Giusto Catania per risolvere l’atavico problema del traffico in città. E quale migliore occasione per scendere in campo se non sulle code generatesi negli ultimi giorni.

I cittadini sono così ridotti alla speranza, ultimo bagliore a cui aggrapparsi su un tema, quello del ponte Corleone, sul quale la politica è in ritardo da troppi anni. Dei problemi strutturali e del relativo progetto del raddoppio si parla addirittura nel 2003. Ad oggi, degli interventi non si è vista la posa nemmeno della prima trave. Peso scaricato tutto sulle spalle dei palermitani, costretti a sopportare ore in mezzo al traffico. Intanto però, dall’Amministrazione arrivano nuovi bandi e progetti per le piste ciclabili. A voler scomodare Maria Antonietta: “Se non hanno più pane, che mangino brioche”. Se c’è traffico, dategli bici e monopattini. D’altro canto l’auto, per attraversare il ponte Corleone, è decisamente sconsigliata.

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