Protesta a Palermo degli ex dipendenti dell’Opera Ruffini, oggi in sit-in sotto il palazzo dell’Arcivescovo Lorefice, presidente del CDA dell’opera pia. Sono scesi ancora in strada per “il silenzio assordante del vescovo Lorefice che non sente, non apre, non li riceve e non li reintegra nel posto di lavoro dopo una condanna del Tribunale per l’illegittimità del licenziamento”, fanno sapere.

Oggi al sit-in vi è stata la presenza solidale dei deputati Figuccia e Schillaci che seguono la vicenda da tempo.
Gli ex lavoratori, reintegrati dal giudice non si danno pace “siamo rimasti soltanto in 9 ad essere rioccupati, altri hanno optato per il risarcimento economico perché non hanno fiducia in questo CdA”. Attendevano che la Regione, alla luce anche della sentenza, inviasse un Commissario ad acta per ristabilire l’ordine al Ruffini.

I lavoratori hanno anche inviato un appello a Papa Francesco. “Siamo sconcertati, offesi, umiliati dall’ingiustizia che esercita vescovo – dicono – Don Corrado, il suo CdA ha sbagliato nel chiudere i servizi sociali offerti alla città (tranne la Scuola S. Silvia) e disfarsi del personale e continua a sbagliare, non rispettando la sentenza, e ancora più sbagliato non ricevere i lavoratori per un cristiano confronto per capire che soluzione vuole trovare”.

Nei giorni scorsi i lavoratori, per i quali una sentenza del Tribunale di Palermo ha riconosciuto l’illegittimità del licenziamento, accompagnati da un inviato della trasmissione televisiva “Le Iene” che sta seguendo il caso, sono andati a citofonare a Lorefice, che vive nel palazzo arcivescovile, ma nessuno gli ha aperto. Da qui hanno deciso di rimanere in sit-in, ‘parlando’ con Lorefice attraverso un megafono. “Aprici – ha detto una ex lavoratrice -. Aprici il cuore. Tu fai l’opposto di ciò che dice il Vangelo, ‘Bussate e vi sarà aperto’, basta con il tuo silenzio”.