Renato Schifani sarebbe il nuovo presidente della Regione siciliana. Nessuna sorpresa dall’esito del voto nonostante negli ultimi giorni girassero voci di natura diversa.

I dati degli exit poll

Per gli exit poll di Opinio-Rai, Renato Schifani avrebbe vinto le elezioni in Sicilia attestandosi intorno ad una percentuale che va dal 37 al 41 per cento. Il candidato del centrodestra è dato 13 punti davanti al secondo, Cateno De Luca (Sicilia Vera), tra il 24 e il 28 per cento. Segue la candidata di Pd-Cento passi, Caterina Chinnici tra il 15,5 e il 19,5 per cento, quindi il candidato del M5s Nuccio Di Paola con una percentuale tra il 13 e il 17. Gli altri due candidati (Gaetano Armao e Eliana Esposito) si attesterebbero dall’1,5 al 3,5%. Se così fosse il terzo polo in Sicilia non riuscirebbe a superare la soglia di sbarramento così come gli indipendentisti.

Stime tutte da confermare

Si tratta, naturalmente, di stime che dovranno essere confermate dai dati reali. Le operazioni di voto sono terminare alle 23. Hanno riguardato il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e le regionali in Sicilia.

Lo scrutinio è iniziato dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato e proseguirà con la Camera dei deputati. Solo domani, a partire dalle ore 14, però,si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali. In alcuni seggi le operazione di voto sono terminate in ritardo a causa delle file che si sono create durante la giornata.

Nessuna sorpresa neanche per Camera e Senato

Non ci sarebbero sorprese neanche nelle elezioni nazionali. Dalle urne sarebbe uscita l’attesa vittoria di Fratelli d’Italia. Istituto Tecné per Quarta Repubblica, il programma condotto su Rete4 da Nicola Porro. I dati dell’intention poll.

Camera Proporzionale

Fratelli d’Italia: 22,5% – 26,5%
Partito Democratico: 17 % – 21%
MoVimento 5 Stelle: 14% – 18%.
Lega: 8,15% – 12,5%.
Forza Italia: 5% – 9%.
Azione 5% – 9%.

Sempre alla Camera, il Centrodestra con il 41,5% – 45,5%.  Il Centrosinistra tra il 25% e il 29%. M5S: 14% – 18%. Azione: 5% – 9%. Italiexit: 2,5%.

In Senato, invece, 108 – 128 seggi per il centrodestra e da 32 a 52 per il centrosinistra.

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